La ministra Carrozza ospite del videoforum Il prossimo sarà l'anno dei ricercatori: basta fughe di cervelli, pronti 50 milioni di euro. Università, concorso contestato a Cardiologia: "Ho chiesto alla Sapienza di effettuare un'ispezione". Sui baroni negli atenei: "Anch'io sono stata chiamata così quando ero rettore a Pisa". Congresso Pd, non si candiderà, ma a Renzi dice: "Io un'idea di scuola ce l'ho, se vuole ne parliamo insieme" di Corrado Zunino e Michela Scacchioli, la Repubblica 9.10.2013
ROMA - "I concorsi universitari poco credibili sono un male decisivo
per le nostre università, uno dei motivi più importanti per cui i
nostri laureati fuggono all'estero per poter lavorare. Non ho
bloccato il concorso contestato alla Cardiologia della Sapienza
perché c'è un'indagine in corso, ci deve pensare la magistratura".
Poi però l'annuncio: "Ho chiesto all'università la Sapienza di
effettuare un'ispezione. L'ateneo deve rispondere in modo
trasparente a tutti su come vengono fatti i concorsi". Lo ha detto
la ministra dell'Istruzione, Università e Ricerca, ospite stamani
del videoforum di Repubblica Tv. Quanto poi alle borse di specializzazione, la ministra dice che "sicuramente mancano" perché "i medici che devono aspettare anni". Bisogna dunque "capire qual è il percorso più corretto. Bisogna studiare come viene fatto il post laurea". La riduzione delle tasse universitarie, per la la ministra è "tema per me molto sensibile, mi rendo conto che per una famiglia è molto pesante mantenere il figlio all'università". Poi, dopo aver citato l'esempio di Pisa, città in cui è nata, dice: "Se potessi le abbasserei per chi ha reffiti bassi: meccanismi di sostegno agli alloggi, il problema della residenza universitaria è enorme e si aggiunge al nodo tasse". In un passaggio sugli atenei e le baronìe, la ministra ha risposto: "Anche a me, da insegnante e da rettore a Pisa hanno dato della baronessa". Il bonus maturità per la Carrozza è "una ferita". E spiega: "I posti sono stati assegnati, siamo arrivati in fondo al processo, dovremo rivedere tutto il sistema di accesso alle università, come sono fatti i test, la loro qualità. E' molto importante che in questa opera di selezione che si fa per entrare a medicina siano coinvolti i medici. A mio avviso il voto del diploma non è un buon modo per selezionare. Non è giusto che chi fa il test meglio non entra rispetto a chi ha fatto un test peggiore. A meno che non si entra in futuro in una logica di revisione totale dell'accesso". I lettori però pongono domande sulle università e sulla didattica telematica: la Francia, ad esempio, ha già approntato un piano. Negli Stati Uniti l'insegnamento universitario on line è un fenomeno di massa. "Io ho istituito una commissione che ha studiato questo tema - risponde la Carrozza - nei prossimi giorni dobbiamo prendere in mano l'esito di questo lavoro. Le università telematiche sono un'opportunità, coprono e rispondono a una domanda: avere tutoraggio, monitoraggio e corsi a orari compatibili con una attività lavorativa. Ma bisogna fare attenzione a quali corsi vengono veicolati in questo modo, alcune università sono di scarsa qualità". Sul caos delle abilitazioni, laureati che hanno superato i duri tirocini formativi attivi improvvisamente equiparati a chi non aveva fatto alcun concorso, la Carrozza dice: "Lo scontro tra giovani precari, tra chi vince un concorso e chi ha già fatto esperienza senza mai essere assunto, è il cuore dei problemi della scuola italiana. Stiamo rivedendo tutta questa fase di accesso alla cattedra. Il sottosegretario Rossi Doria sta completando un lavoro impostato su due fasi: una temporanea per assorbire le contraddizioni di oggi per poi impostare un canale unico per le abilitazioni dei laureati italiani". E se l'orizzonte di governo rimane quello di 18 mesi, questo è un periodo di tempo sufficiente per fare riforme incisive: "Potrò fare riforme importanti". La prossima sarà sull'accreditamento universitario: "Ora viene fatto ex ante, sulla base dei numeri di docenti, manca una vera valutazione ex post. Serve una valutazione delle competenze acquisite dagli studenti. La commissione che ho insediato al ministero mi ha già fatto delle proposte interessanti, entro poche settimane valuterò". Sui docenti, Carrozza dice ancora: "Il mestiero dell'insegnante è usurante, ma ora abbiamo leggi che dobbiamo rispettare. Certo, è necessario rimediare ai guasti che abbiamo fatto come quelli, i cosidetti 'quota 96', che non sono riusciti ad andare in pensione". Ma per fare tutto questo, anche per pagare gli scatti di anzianità oggi bloccati, serve il "rinnovo contrattuale per gli insegnanti: una nuova forma di contratto, che per molti è un tabù. Dedicheremo il 2014 al rinnovo del contratto nel mondo della scuola". Sugli impressionanti dati forniti dall'Ocse, un adulto su tre non sa far di conto e ha problemi con la comprensione di ciò che legge, la ministra si è detta molto preoccupata: "I cittadini italiani che non sanno leggere, neppure capire una legge, sono manipolabili. E' necessario continuare a formare i cittadini italiani anche da adulti e un aggiornamento degli insegnanti. Per anni abbiamo tolto risorse alla scuola, credendo che per motivi sovrannaturali avrebbe continuato a funzionare. Questi sono i risultati. Abbiamo tolto soldi e impoverito tutto il sistema".
Quanto al nodo concorsone, vale a dire l'assunzione di insegnanti in
pianta stabile, spiega: "Nel futuro dovremo rendere più efficenti le
procedure".
E a chi le chiede perché si vogliono chiudere le biblioteche
scolastiche, la ministra risponde: "Io non le voglio affatto
chiudere, anzi, lungi da me. Bisogna fare formazione nelle
biblioteche". Quanto invece al prossimo esame di maturità, la
Carrozza conferma la cancellazione del bonus, "il punteggio
dell'esame non è il modo migliore per scegliere un medico", e punta
sull'orientamento universitario già in età liceale: "Vorrei
investire sulla scelta del corso universitario, affinché gli
studenti liceali vedano gli ultimi anni di scuola in preparazione al
futuro. Preparare all'accesso all'università è un ruolo fondamentale
per le scuole, e la scuola questo ruolo se lo deve prendere, non
lasciarlo ai privati. Il ruolo della scuola non finisce con l'esame
di maturità. Deve prerapare il cittadino, attrezzarlo per il suo
successo futuro, per il suo lavoro". Sulla fuga di cervelli, Carrozza risponde: "Dobbiamo mettere a valore tutte queste intelligenze che vanno fuori e creare opportunità di attrazione e in una logica competitiva fare bandi aperto. Agevoleremo il passaggio dei ricercatori da associati a definitivi, che è il salto più grosso". La ministra si scaglia poi sulla mancanza di giovani professori negli atenei: "Nelle università abbiamo bisogno di giovani insegnanti: pensare di risparmiare non assumendo più giovani è stato uno dei torti più grandi che abbiamo fatto alle università. Abbiamo risparmiato, ma ci abbiamo rimesso. Ora servono bandi per giovani professori". Di sicuro, c'è poi che la ministra non intende 'infilarsi' nella sfida tutta interna al Pd che si avvia ad eleggere il nuovo segretario del partito con le primarie dell'8 dicembre, e che è tutta concentrata sulla sfida Renzi-Cuperlo. Niente candidatura per la Carrozza, che dice: "Sono grata a chi fatto il mio nome, ma penso sia corretto che io resti a lavorare per l'università e la ricerca a tempo pieno, senza altri pensieri, anche per quello che devo alla scuola e all'università e anche a chi, Pier Luigi Bersani in primis, mi chiese a suo tempo se accettavo l'onore di essere capolista in Toscana proprio per contribuire all'università e alla ricerca. Certamente - ha aggiunto - è importante il congresso del partito, ed è importante che si parli del modello di scuola. Ieri Renzi ha detto che idea ha il Pd di scuola, io ce l'ho: se vuole ne parliamo insieme". |