Riforma pensioni Letta 2013: ultime notizie e novità lavoratori precoci e Quota 96 variazioni legge Fornero
Dottor Tecnologia 26.11.2013
Ancora nulla di fatto per le pensioni del comparto scuola quota 96, per i lavoratori precoci e usuranti, il governo Letta sembra che queste questioni non voglia proprio discuterle.
A giorni si approverà una legge di stabilità che sia dai partiti di destra che di sinistra che appoggiano le esecutivo Letta è stata molto criticata.
Si pensava che la nuove legge di stabilità per l’anno 2014 doveva essere quella della svolta: bisognava mettere la parola fine la politica del rigore e della parità di bilancio imposta dalla Comunità Europea ed in particolare dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel.
Il nostro paese per non andare definitivamente alla deriva ha bisogno di ben altre misure di quelle previste dall’attuale legge finanziaria in via di approvazione nei due rami di parlamento.
Bisogna dare fiato alle industrie che oramai sono quasi al totale collasso, bisogna incentivare le assunzioni, perchè il numero dei disoccupati in Italia è elevatissimo il più alto in Europa, bisogna alleggerire la pressione fiscale che è diventata insostenibile e bisogna dare la pensione a chi in seguito alla approvazione della Riforma Fornero avvenuta con il precedente esecutivo Monti ha perso all’improvviso il diritto ad averla nei tempi e nei modi giusti.
I lavoratori precoci e usuranti non possono essere trattati a livello pensionistico come tutti gli altri lavoratori andando in pensione a 66 anni.
Queste determinate categorie di lavoratori che hanno cominciato a lavorare giovanissimi o hanno svolto dei lavori molto faticosi come nelle miniere o hanno svolto turni notturni hanno il diritto di andare prima in pensione.
I Quota 96 che non sono rientrati nelle finestra pensionistica solo per un errore di impostazione delle riforma Fornero hanno tutte le loro ragioni per protestare contro questa grossa iniquità.
L’anno scolastico termina il 31 agosto e quindi anche i lavoratori della scuola hanno come punto di riferimento per valutare il cumulo dell’anno pensionistico fine di agosto non la fine dell’anno solare come previsto dalla riforma dell’ex Ministro del lavoro Fornero.
Il miur recentemente si è interessato ai quota 96 cercando di capire, con un sondaggio commissionato dal ministro dell’Economia, quanti lavoratori si trovano in questa ingiusta posizione.
I numeri che sono stati resi dal Miur sono all’incirca di 2000 persone ma al momento il Governo ha fatto sapere che non può far nulla per mancanza di fondi.
L’Onorevole Ghizzoni ha presentato un emendamento nella Commissione Istruzione che è stato approvato che prevede il ritorno ai fini pensionistici per il comparto scuola del 31 agosto come periodo di riferimento.
Una lodevole iniziativa che però per andare in porto avrà bisogno di tempi lunghi per essere approvata dal Senato e dalla Camera dei Deputati.