Scuola, ok alla Camera: primo sì
all'apprendistato per gli studenti
di Sara Ippolito,
Il Messaggero
2.11.2013
ROMA - Assunzione a tempo indeterminato del personale della scuola,
più docenti di sostegno, fondi per il trasporto degli studenti e per
le borse di studio, nuovo bonus maturità, orientamento anticipato
per i ragazzi delle scuole medie, inglese alla materna, no alle
classi pollaio. Ma sfumano i 41 milioni per le università virtuose e
i fondi, già disponibili presso il ministero delle Finanze, vengono
destinati agli investimenti. Sono i punti salienti del decreto
Istruzione approvato alla Camera. La parola passa adesso al Senato.
Il decreto prevede un ampio ventaglio di interventi per scuola,
università e ricerca.
«È un primo passo importante. Non aver messo la fiducia ha consentito
di sentire le opinioni di tutti - commenta il ministro Carrozza -
Dopo anni di tanti tagli finalmente si ricomincia a investire e c'è
una forte spinta da parte del Parlamento perché si investa di più».
Ma per gli studenti si tratta solo di «briciole». Vediamo le
modifiche più significative. Innazitutto l’apprendistato per gli
studenti che riguarderà scuole superiori, università e Its e si
attuerà con una sperimentazione triennale. Saranno firmate
convenzioni fra atenei e imprese per gli universitari e si
potenzieranno le esperienze si studio-lavoro anche alle superiori.
Torna poi il contestato bonus maturità e viene introdotto un
meccanismo di immatricolazione in soprannumero per i candidati che
hanno sostenuto lo scorso settembre i test di ammissione e che non
si sono collocati in posizione utile in graduatoria.
LE MODIFICHE
Il decreto introduce anche interventi sul personale scolastico, sui
libri di testo (si punta a un maggiore risparmio e alla possibilità
per le scuole di elaborare materiali didattici digitali da
utilizzare come libri di testo), misure a favore del welfare
studentesco (borse per trasporti e mensa, accesso al wireless a
scuola). Centrali anche la lotta alla dispersione scolastica, la
formazione dei docenti, il rilancio dell'alta formazione artistica,
musicale e dei cori. Attenzione anche alla salute a scuola - il
divieto di fumo viene esteso anche alle aree all'aperto, ad esempio
i cortili, che sono di pertinenza degli istituti (off limits pure la
sigaretta elettronica) - e all'orientamento degli studenti - sono
stanziati 6,6 milioni per avviare dal quarto anno delle superiori e
all'ultimo anno delle medie l'orientamento degli studenti. È
prevista un'ora in più di geografia generale ed economica negli
istituti tecnici e professionali e lo studio dei primi rudimenti
della lingua inglese già nella scuola dell'infanzia. Approvati,
infine, un emendamento proposto da Sel in base al quale il 3% delle
somme confiscate alle mafie verrà destinato al finanziamento di
nuove borse di studio e un altro che riporta la durata delle
specialità mediche in linea con gli standard europei.
GLI STUDENTI
«L'approvazione del decreto scuola è stata l'ennesima dimostrazione
di come il Paese non abbia tra i suoi obbiettivi quello di far
ripartire realmente l'istruzione con una vera inversione di marcia.
Rimangono troppi i temi senza risposta: dal numero chiuso ai
finanziamenti sul diritto allo studio». E’ questa la posizione della
Rete degli studenti e dell’Unione degli Universitari. La mancata
copertura delle borse - dicono ancora gli studenti - pone barriere
all'accesso per coloro che non possono permettersi i costi
dell'università e la vicenda del bonus maturità crea ulteriori
discriminazioni. Per questi motivi gli studenti annunciano che il 15
novembre scenderanno in piazza in difesa di un'istruzione pubblica e
aperta a tutti.