DL. Primi commenti sindacali.

da Tuttoscuola, 8.11.2013

''Il decreto istruzione che oggi ha avuto il via libera dal Senato non ha accolto nessuna delle modifiche da noi richieste rispetto al testo approvato dalla Camera. I tempi troppo stretti hanno impedito una discussione approfondita e partorito una legge che presenta molte più ombre che luci''. E’ negativo il giudizio espresso dalla Gilda degli Insegnanti che salva, ma solo parzialmente, il piano triennale di assunzioni ''con cui - spiega – si copre soltanto il turn over e parte dell'organico di diritto''.

Pollice verso su tutto il resto, ''a partire - sottolinea la Gilda - dall'aumento per i docenti dei carichi di lavoro di carattere burocratico riguardanti l'orientamento. E poi il testo licenziato da Palazzo Madama lascia fuori alcune questioni molto importanti come 'quota 96' e la monetizzazione delle ferie dei precari. Silenzio totale - conclude il sindacato - anche su scatti di anzianità e contratto''.

Per il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, ''Il testo approvato si presenta come un mix di scelte, alcune positive e chiare ed utili, altre confuse, tutte da verificare nella loro applicazione''.

Serviranno infatti 32 provvedimenti attuativi, e tra questi 16 decreti. 9 di questi provvedimenti hanno già copertura finanziaria, 6 con un finanziamento strutturale, 3 con una copertura finanziaria di solo un anno. Sono alcuni dei dati contenuti nel documento di analisi del DL Istruzione elaborato dall'Ufficio studi e ricerche della Uil Scuola.

''Un esempio fra tutti quello che consente l'accesso gratuito ai musei. Si tratta di un fatto nuovo e positivo. Entro 60 giorni dovrà essere emanato il decreto interministeriale (Istruzione – Beni Culturali). Se le date saranno rispettate, dai primi giorni di gennaio gli insegnanti potranno entrare gratuitamente nei musei. Ma se si tarda, si pagherà. Il testo prevede la validità per un anno. Occorre che le misure previste abbiano invece continuità nel tempo''.

Secondo Di Menna ''di positivo c’è, oltre ad una nuova attenzione per la scuola, ad esempio, il piano pluriennale di assunzioni in ruolo, la possibilità di assunzioni per gli assistenti amministrativi e tecnici, bloccate dalla 'vicenda inidonei', l'ampliamento dell'organico di diritto per gli insegnanti di sostegno. Di negativo citiamo la eliminazione del 'merito' dall'articolato riguardante gli interventi a favore degli studenti. Occorre evitare di far perdere il giusto equilibrio tra accoglienza e rigore come caratteristica della scuola pubblica''.