Ocse: i manager della PA italiana i più pagati
con uno stipendio medio di 484 mila euro l’anno

di P.A. La Tecnica della Scuola 14.11.2013

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha pubblicato un rapporto comparativo sui governi e le Pubbliche amministrazioni dei Paesi membri, dove si scopre che i manager della PA centrale italiana sono i più pagati dell'area Ocse, con uno stipendio medio di 650 mila dollari (circa 484 mila euro).

In pratica, dice il rapporto, guadagnano oltre 250 mila dollari in più dei secondi classificati (i neozelandesi con 397 mila dollari) e quasi il triplo della media (232 mila dollari, circa 173 mila euro).

Infatti in Francia un dirigente dello stesso livello guadagna in media 260 mila dollari all'anno, in Germania 231 mila e in Gran Bretagna 348 mila. Negli Stati Uniti, la retribuzione media è di 275 mila dollari e tutto questo mentre il personale della scuola è al palo col contratto e gli scatti di anzianità sono a singhiozzo.

Non sorprende però che in Italia la spesa pubblica nel 2011 arrivava quasi al 50% del Pil, contro il 45,4% della media Ocse e il debito pubblico al 120%, oltre 40 punti percentuali in più della media (79%).

In dettaglio in Italia sono superiori alla media le spese in welfare (41% contro 35,6%) e i servizi pubblici generali (17,3% contro 13,6%); inferiori alla media le spese in educazione (8,5% contro 12,5%) e difesa (3% contro 3,9%).

E ancora, l'Italia resta indietro anche per l'utilizzo di internet nei rapporti con la Pubblica amministrazione. Secondo il rapporto Ocse solo il 19% dei cittadini italiani usano la Rete per interagire con enti locali e governo centrale, contro una media Ocse del 50%.

Solo il Cile, con il 7%, ha un risultato peggiore, mentre tutti i grandi Paesi europei sono al di sopra del 40%: la Gran Bretagna al 43%, la Spagna al 45%, la Germania al 51% e la Francia al 61%. La percentuale di utilizzatori di servizi di e-government cresce nettamente per quanto riguarda le imprese, al 76%, ma resta la penultima tra i Paesi Ocse, davanti alla sola Svizzera, e nettamente inferiore alla media, che si attesta all'88%.

Infine un dato 'politico': in Italia solo il 28% dei cittadini ha fiducia nel proprio governo e la percentuale è diminuita di due punti dal 2007. Il dato italiano è ben al di sotto della media dei Paesi dell'organizzazione (40%), e delle percentuali registrate in Francia (44%), Germania (42%) e Gran Bretagna (47%).

In testa alla classifica della fiducia nei loro governi ci sono Svizzera (77%) e Lussemburgo (74%), in coda Grecia (13%), Giappone e Repubblica Ceca (17%).

Gli italiani hanno poca fiducia anche nel sistema giudiziario (38% contro una media Ocse del 51%) e in quello sanitario (55% contro 71%), mentre ne hanno molta nella polizia locale (76% contro 72%).