Dietro le improvvise dimissioni
del presidente Invalsi

da TuttoscuolaNews, n. 610 25.11.2013

La notizia delle dimissioni irrevocabili di Paolo Sestito da presidente dell’Invalsi è stata data dal ministro Carrozza alla fine dell’incontro con i sindacati di venerdì scorso, come se fosse una notizia minore, da ‘varie ed eventuali’.

E invece, per chi si occupa di scuola e di valutazione di sistema, è una notizia importante, perché l’abbandono della guida dell’Istituto nazionale di valutazione da parte dell’autorevole economista di estrazione Bankitalia, stretto collaboratore e successore all’Invalsi di un altro qualificato ricercatore proveniente dall’ufficio studi di via Nazionale, Piero Cipollone (ora alla World Bank), potrebbe segnare la conclusione di un ciclo nella storia dell’Istituto, cominciato nel 2007, anno del ‘Quaderno bianco sull’istruzione’: quello dell’utilizzazione della valutazione di sistema (anche) come indicatore macroeconomico e come leva per favorire l’aumento dell’efficienza e dell’efficacia del sistema scolastico per il tramite della sistematica rilevazione dei dati relativi agli apprendimenti e ai fattori interni ed esterni che su essi incidono.

Non è detto che questa linea venga abbandonata, e in ogni caso sarebbe auspicabile che l’Invalsi continuasse a sviluppare la raccolta sistematica di dati, come ha fatto con successo e con una certa autonomia dal Ministero in questi anni.

L’abbandono della presidenza da parte di Sestito è dovuta a quanto pare a ragioni personali (nuovi incarichi di lavoro, come era accaduto anche al suo predecessore Cipollone), ma si verifica in coincidenza con altri fatti che evidenziano un crescente interesse e impegno del Ministero dell’istruzione sul terreno della valutazione di sistema: la nomina a direttore generale dell’Istituto di Lucrezia Stellacci, autorevole  ex capo dipartimento del Miur, la costituzione di un corposo gruppo di lavoro interdirezionale sulla valutazione coordinato dal direttore generale degli ordinamenti Carmela Palumbo, lo spostamento (per la prima volta) della presentazione dei risultati dell’indagine Ocse-Pisa, in programma per il prossimo 3 dicembre, nella sede di viale Trastevere.

Sono molti i segnali che lasciano intravvedere l’esistenza, in capo all’attuale Ministero e Ministro, di un disegno di riappropriazione e rilancio, da parte del Ministero centrale, di alcuni importanti strumenti di governo della scuola nel suo insieme, come è certamente anche quello della valutazione di sistema.