Passa il decreto Istruzione/3.
Gli errori del governo e della politica

da TuttoscuolaNews, n. 607 4.11.2013

Il DL 104/13 incassato il via libera della Camera, passa al Senato. Alcune new entry, proposte durante l’esame in sede referente in Commissione Cultura ed approvate dall’Aula, confermano che il mondo della scuola è uno dei settori in cui è diffuso il costume discutibile del “padrinaggio”.

Le modifiche introdotte in materia di reclutamento dei dirigenti scolastici, un istituto che dovrebbe garantire la scelta imparziale della persona migliore, sono lo specchio di tutto ciò. Ormai cambiare le regole in corso d’opera è una prassi consolidata che mina la certezza del diritto e quindi del comportamento delle persone.

Il riferimento è alle graduatorie dell’ultimo concorso a dirigente scolastico, bandito nel 2011 ed in alcune regioni ancora non concluso, che sono “trasformate in graduatorie ad esaurimento” e che conservano la loro validità fino all’assunzione di “tutti i vincitori”, che dovrà avvenire prima dell’indizione delle nuove modalità di reclutamento dei dirigenti scolastici, attraverso un corso-concorso selettivo di formazione, bandito annualmente non più dal Miur ma dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione. 

Una sanatoria che bloccherà per molti anni il bando di nuovi concorsi a conferma di una storia di mancata realizzazione di politiche di valorizzazione del merito e di sostegno allo sviluppo professionale.

Chissà quanto tempo avranno impiegato ad accordarsi su questa norma che consolida una situazione dove il governo, i parlamentari, i partiti, i “corpi” sindacali e professionali smarriscono la visione d’interesse generale in favore di una corsa al consenso, inteso come “acquisto”. Questa politica dimostra di non essere lungimirante, di non rendersi conto che simili decisioni mettono in ginocchio il merito con il rischio concreto di non farlo rialzare più. Ci pare purtroppo di essere in pochi a sottolinearlo…