Scuola e politica/2. da TuttoscuolaNews, n. 608 11.11.2013 Giancarlo Galan, presidente Pdl della VII Commissione della Camera, intervistato da Tuttoscuola, ha detto che se il ministro Carrozza avesse ricevuto le nostre ‘Sei idee per rilanciare la scuola’ “durante la stesura del Decreto Istruzione, non avrebbe potuto non tenerne conto” perché “ci sono spunti importanti che sicuramente avrebbero migliorato il Decreto appena approvato”. Per la verità il ministro conosceva il dossier, e ne aveva apprezzato molti passaggi nell’intervista rilasciata al nostro mensile, ma evidentemente questo per ora non basta (né potevano esserci i tempi) per passare ai fatti. Servirebbe forse una più esplicita, oltre che larga, intesa politica. Ecco, per esempio, cosa hanno detto a Tuttoscuola il già citato presidente Galan (Pdl) e Umberto D’Ottavio, qualificato membro Pd della stessa Commissione. Galan: “L’ottimizzazione delle risorse scolastiche con l’ampliamento dell’orario contribuirebbe senz’altro ad offrire un servizio ulteriore alle famiglie e agli studenti rispetto alla primaria funzione di insegnare ed educare”. La scuola avrebbe urgentemente bisogno di radicali razionalizzazioni, “il che non significa tagli o aumenti di fondi bensì un migliore utilizzo dei fondi stessi”. D’Ottavio: “le 6 proposte del dossier Tuttoscuola hanno la stessa declinazione degli articoli della legge ‘la scuola riparte’. Lotta alla dispersione scolastica, valorizzazione degli insegnanti, evoluzione dell’autonomia scolastica, digitalizzazione delle scuole oltre la lotta agli sprechi, sono gli stessi obiettivi del partito democratico. Le proposte in concreto avanzate potrebbero, dopo un adeguato confronto, diventare vere e proprie proposte di legge per far tornare la scuola al centro del dibattito sul futuro del Paese”. Come si vede, ci sono premesse, promesse e convergenze. Manca una salda e consapevolmente condivisa volontà politica. |