Fondi per gli studenti, stop al fumo a scuola,
mutui per l'edilizia scolastica:
ecco cosa prevede il decreto scuola

Il decreto scuola è legge e prevede misure su molti capitoli critici dell'istruzione italiana. Il Senato ce l'ha fatta a convertirlo pochi giorni prima della scadenza (era stato pubblicato in Gazzetta il 12 settembre) e quindi non c'è stata nessuna modifica rispetto al testo della Camera. Ecco tutte le novità.

di Salvo Intravaia, la Repubblica scuola 7.11.2013

E’ legge il decreto-istruzione. Il Senato ha dato il via libera al progetto di legge di conversione del decreto-legge dello scorso 12 settembre che contiene tantissime novità in ambito scolastico e universitario. Con qualche intervento anche per quanto riguarda la ricerca. Un provvedimento che appare ai più come una inversione di tendenza rispetto alle politiche sull’istruzione degli ultimi anni. Ma che viene criticato da studenti e dalle opposizioni.

“Dopo anni di sacrifici, di 'tagli alla cieca', come ci ha ricordato anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, questo decreto restituisce finalmente risorse e centralità al mondo dell'Istruzione. Sono orgogliosa – dichiara il ministro Maria Chiara carrozza – del lavoro fatto, anche nel passaggio in Parlamento, dove sono arrivati miglioramenti e proposte sulle quali mi impegno a proseguire il confronto”. Ma gli studenti – Link, Udu e Rete degli studenti medi – non sono soddisfatti dei provvedimenti varati dal governo, mentre le opinioni dei sindacati sono contrastanti. Ecco tutte le novità.  

Bonus maturità. Per evitare una valanga di ricorsi al Tar, il governo ammette in sovrannumero alla facoltà di Medicina e alle altre facoltà a numero chiuso nazionale – Odontoiatria, Veterinaria, Architettura, Professioni sanitarie e Scienze della formazione primaria – circa 2mila studenti penalizzati dalla cancellazione “ a partita in corso” del bonus-maturità varato dalla ministra Carrozza. Potranno iscriversi in sovrannumero già quest’anno coloro che ce l’avrebbero fatta se il bonus non fosse stato cancellato. Una ammissione in extremis che vale soltanto per coloro che sarebbero rientrati nelle graduatorie pubblicate entro il 30 settembre che non piace a troppi genitori che promettono di rivolgersi ugualmente ai giudici.

Libri di testo. Alle scuole verranno assegnati 8 milioni di euro (2,7 milioni di euro per il 2013 e 5,3 per il 2014) per l’acquisto di testi scolastici cartacei o tablet da distribuire in comodato d’uso agli studenti meno abbienti. Viene inoltre limitato – solo al caso di materiale di approfondimento o monografico – l’uso dei “testi consigliati” all’interno delle liste dei libri scolastici e viene anche prevista la possibilità per i docenti di “costruire” in proprio i libri di testo sui quali fare studiare i propri alunni. Ma salta la norma che considerava come illecito disciplinare l’’esecuzione da parte del dirigente scolastico di delibere di adozione dei libri di testo che avessero sforato i tetti di spesa stabiliti dal ministero.

Welfare studentesco. Sono 15 i milioni di euro previsti a partire dal 2014 per gli studenti delle scuole medie e superiori. Fondi che saranno distribuiti tra le regioni per l’attribuzione di contributi e benefici a favore degli studenti, anche con disabilità, inerenti l’esigenza di servizi di trasporto e assistenza specialistica.

Ritornano Geografia e Inglese alla materna. Il pacchetto di norme sul cosiddetto potenziamento dell’offerta formativa è nutrito. Negli istituti tecnici e professionali dove lo studio della Geografia è stato cassato dalla riforma Gelmini verrà introdotta un’ora di insegnamento di “geografia generale ed economica”. Ma la novità interesserà soltanto una classe del primo biennio. E lo studio dei primi elementi di lingua inglese approderà anche nelle sezioni di scuola dell’infanzia. E per evitare che l’impegno degli studenti degli ultimi anni delle superiori impegnati in percorsi di alternanza scuola-lavoro possa trasformarsi in “lavoro nero” verrà adottato un Regolamento concernente la definizione dei diritti e dei doveri degli studenti impegnati in attività in azienda.

Divieto di fumo a scuola. Per tutelare la salute degli alunni delle scuola di ogni ordine e grado, il disegno di legge estende il divieto di fumo a tutte le pertinenze scolastiche: anche i cortili all’aperto. E mette al bando anche le sigarette elettroniche prevedendo anche l’elaborazione di Programmi di educazione alimentare. 

Personale scolastico. E’ forse uno dei provvedimenti più attesi dai precari della scuola e dai sindacati. Il Piano triennale 2014/2016 di assunzioni sui posti vacanti e disponibili dovrebbe portare in dote 69mila assunzioni di docenti – di cui 26mila di sostegno – e 16mila di personale Ata: amministrativi, tecnici e ausiliari. Il testo prevede inoltre l’abrogazione della normativa del 2012 che declassava a personale Ata i docenti inidonei per motivi di salute. E stanzia 20 milioni di euro per la formazione obbligatoria dei docenti che operano in particolari zone a rischio e per l’accesso gratuito ai musei gestiti dallo stato del personale docente.

Wireless nelle scuole.
Il provvedimento prevede un finanziamento di 15 milioni tra il 2013 e il 2014, da destinare direttamente alle scuole, perché le stesse si dotino di reti di connettività wireless per consentire agli studenti l’accesso ai materiali didattici ed ai contenuti digitali.

Dispersione, orientamento e apertura pomeridiana delle scuole. Al fine di contenere l’enorme dispersione scolastica che affligge il nostro sistema scolastico, a partire da quest’anno, viene avviato un  percorso sperimentale di didattica integrativa a favore degli alunni che rischiano di abbandonare gli studi. Una misura alla quale il provvedimento ha destinato 15 milioni di euro per il 2013/2014. Altri 6,6 milioni saranno destinati alle scuole per potenziare le attività di orientamento universitario a favore degli studenti dell’ultimo anno delle superiori. Inoltre, per contenere ulteriormente la fuga dalle scuole, è prevista l’apertura pomeridiana delle stesse per l’attività motoria extracurricolare.

Edilizia scolastica e universitaria. L’articolo 10 prevede la possibilità per le regioni di stipulare mutui per il finanziamento di interventi a favore dell’edilizia scolastica e universitaria. Con eventuali pagamenti esclusi dal patto di stabilità
Dimensionamento scolastico. Il decreto, modificato dalla Camera, interviene anche sulle norme che impongono un dirigente scolastico “reggente” – in servizio in un’altra scuola – alle scuole sottodimensionate: con meno di 600 alunni. Dal prossimo anno, sarà un decreto interministeriale a stabilire come procedere. Stesso discorso anche per i Dsga: i direttori dei servizi amministrativi.

Reclutamento dei dirigenti scolastici e ispettori. Dopo il fallimento degli ultimi concorsi a preside, le cui procedure concorsuali sono state annullate in Lombardia e potrebbero essere annullate anche in altre regioni, il ministero dell’istruzione cambia le regole per il reclutamento dei capi d’istituto. I presidi della scuola del futuro saranno reclutati attraverso un corso-concorso bandito annualmente dalla Scuola nazionale dell’amministrazione. Il provvedimento autorizza inoltre la spesa per l’assunzione dei 145 dirigenti tecnici (gli ex ispettori) selezionati con il concorso del 2008.

Permessi di soggiorno. Il decreto prevede l’estensione della durata del permesso di soggiorno all’intera durata del percorso scolastico frequentato dall’alunno e dallo studente straniero. Con la possibilità di un ulteriore anno di permesso di soggiorno oltre quello della durata del corso. Attualmente il permesso viene rinnovato di anno in anno.

Diritto allo studio universitario. L'integrativo statale per l’attribuzione delle borse di studio agli studenti universitari viene incrementato “strutturalmente” di 100 milioni a decorrere dal 2014. Un provvedimento che è stato fortemente criticato dalle organizzazioni studentesche – Udu e Link, in testa – perché il finanziamento si pone abbondantemente al di sotto delle esigenze certificate degli studenti. I cosiddetti idonei – che, in base alle condizioni economiche e famigliari, avrebbero diritto alla borsa di studio – non beneficiari per carenza di risorse sono circa 58mila. In totale, il Fondo per le borse di studio ammonterà a 112 milioni – più 28 milioni provenienti dai beni confiscati alle criminalità organizzate. Contro gli 819 milioni stanziati dalla Spagna e i due miliardi l’anno di Germania e Francia. Sono previsti inoltre 3 milioni di euro per premi a favore degli studenti che frequentano gli istituti di alta formazione e specializzazione artistica, musicale e coreutica: conservatori e accademie di belle arti.

Specializzazione dei medici. La durata – generalmente quinquennale – dei corsi di specializzazione per i medici verrà ridotta. Sarà un decreto del ministro dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca di concerto con quello della Salute a stabilire la durata delle nuove specializzazioni per coloro che inizieranno il nuovo percorso. Il decreto interverrà anche sul numero di ammessi alla facoltà di medicina e alle scuole di specializzazione. Attualmente, su 10mila laureati sono circa 7mila gli ammessi a frequentare le scuole di specializzazione.

Enti di ricerca. Il provvedimento autorizza 200 assunzioni presso l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) e l’eventuale proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato attualmente in vigore. Il decreto-legge prevede inoltre che gli enti pubblici di ricerca possano procedere ad assunzioni di ricercatori e tecnologi in deroga alla norma che prevede l’obbligo di utilizzare il personale già collocato in disponibilità o in mobilità prima di avviare le procedure per le nuove assunzioni. Inoltre, per valorizzare il merito e l’eccellenza nella ricerca, la quota premiale del Fondo di finanziamento degli enti di ricerca (almeno il 7 per cento del Fondo totale) è erogata, in misura prevalente, in base ai risultati della valutazione della qualità della ricerca effettuata dall’Anvur.