Prove Invalsi, si cambia. Ma nel 2015

di A.G. La Tecnica della Scuola 21.11.2013

A sottolinearlo è l’istituto nazionale di valutazione in una lettera ai dirigenti scolastici: i test standardizzati dell’a.s. 2013/14 si svolgeranno a maggio nelle classi II e V primaria, II secondaria di secondo grado. A giugno toccherà agli alunni impegnati negli esami di terza media. Dal prossimo a.s. il sistema entrerà a regime interessando anche l’ultimo anno delle superiori, con test diversi da corso a corso.

Dal prossimo anno scolastico, il 2014/15, dovrebbe entrare a regime la rilevazione Invalsi nell'ultimo anno delle Superiori, in relazione alla quale sta continuando il percorso per la definizione di prove universali da condurre su computer e programmate per gennaio-febbraio 2015. A sottolinearlo è stato, nelle ultime ore, l'Istituto nazionale per la valutazione in una lettera indirizzata ai dirigenti scolastici per fornire le indicazioni per le rilevazioni degli apprendimenti relative all'anno scolastico in corso.

Ne consegue, che con modalità sostanzialmente immutate rispetto allo scorso anno, le prove Invalsi per l’a.s. 2013/14 si svolgeranno nel maggio 2014 nelle classi II primaria, V primaria e II secondaria di secondo grado. Nella terza classe della secondaria di primo grado la rilevazione sugli apprendimenti verrà invece condotta in giugno (19 giugno 2014), all'interno dell'esame conclusivo del I ciclo.

“Per il presente anno scolastico - si legge nella nota dell’istituto nazionale di valutazione - le prove della seconda secondaria di secondo grado rimangono ancora indifferenziate rispetto ai macro-indirizzi di studio, ma sono già in corso le azioni necessarie per giungere, a partire dal 2015, a una parziale differenziazione delle prove stesse in funzione delle diverse tipologie di scuola. Le attività e le sperimentazioni già avviate nel precedente anno scolastico verranno portate a termine e generalizzate negli anni successivi. Nel corrente anno scolastico si sta procedendo, ad esempio, a pre-testare un ampio insieme di possibili quesiti. La sperimentazione in questione - si spiega nella nota - non ha solo la finalità di validare le singole domande e la loro formulazione, ma anche quella di definire il grado di equivalenza tra queste - in modo da consentire la costruzione di un ampio insieme di quesiti da cui poi in maniera casuale scegliere quelli rivolti ai singoli studenti - e di strutturare una prova che abbia un certo grado di differenziazione tra i diversi percorsi di studi secondari di secondo grado”.

Infine, la predetta sperimentazione servirà anche all'individuazione delle possibili soluzioni tecniche e operative idonee per lo svolgimento delle prove stesse mediante computer.