Iscrizioni on line, per il Miur di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola, 1.3.2013 Dati ufficiali: quelle registrate sono 1.557.601, il 99,3% di quelle che si aspettavano. Rimangono 6.807 domande da completare attraverso le segreterie scolastiche. Resta da capire perché un mese fa lo stesso Ministero parlava di 1.700.000 iscrizioni attese. Due famiglie su tre le hanno effettuate da casa: la regione più virtuosa è il Friuli-Venezia Giulia (l’82,9% ha provveduto in autonomia), mentre in Puglia e Calabria più della metà ha avuto bisogno del supporto scolastico. Per il dicastero di Viale Trastevere d’ora in poi la pianificazione dell’attività didattica sarà anticipata di sei mesi. Con un comunicato entusiastico, pubblicato nella seconda parte del 1° marzo il Miur cerca di spazzare via le crescenti polemiche dovute alle supposte difficoltà di una parte delle famiglie italiane ad iscrivere i propri figli alle prime classi della scuola primaria, media e superiore attraverso l’ausilio di internet. Il dicastero di viale Trastevere, che non ha voluto concedere proroghe rispetto alla scadenza coincidente con l’ultimo giorno di febbraio, ha comunicato che “le iscrizioni registrate sono state 1.557.601, ben il 99,3% delle attese. Il numero delle domande definitivamente trasmesse invece, ovvero registrate e inviate alle scuole sono 1.550.794, ovvero il 98,9%”. Il Miur ha anche specificato che “le domande registrate sono quelle che le famiglie hanno compilato e acquisite correttamente dal sistema. Quelle trasmesse sono quelle che invece sono pervenute alle scuole e che quindi hanno completato l’intera procedura di iscrizione. Stando ai numeri appena esposti dunque le domande correttamente registrate ma non ancora trasmesse sono 6.807. Per recepire anche le restanti 6.807 le scuole stanno contattando le singole famiglie per invitarle, se vorranno, a completare la procedura di iscrizione recandosi personalmente presso gli istituti scolastici. I numeri attesi, sulla base dei quali sono state calcolate le percentuali di domande registrate e trasmesse, si riferiscono alle cifre dello scorso anno scolastico”. In totale gli iscritti attesi - considerando solo le scuole statali - erano 1.568.650, così distribuiti: 520.371 nella primaria. Per tale ordine di scuola è stato preso come riferimento il numero degli iscritti al primo anno della scuola primaria dell’anno scolastico 2011/2012; 503.933 nella secondaria di I grado. In questo caso il dato si riferisce alla popolazione degli studenti che attualmente frequenta il quinto anno della scuola primaria; 544.346 nella secondaria di II grado. Anche in questo caso, come nel precedente, si tratta dei frequentanti del terzo anno della scuola secondaria di I grado”. Rispetto a questi numeri di iscrizione attesi, le domande trasmesse attraverso la procedura on line si distribuiscono in questo modo: 513.872 nella primaria, il 98,8% rispetto ai dati dello scorso anno; 523.360 nella secondaria di I grado, il 103,9%; 513.562 nella secondaria di II grado, il 94,3%. In totale dunque, le iscrizioni trasmesse on line entro il termine stabilito del 28 febbraio sono state il 98,9% delle domande attese. E’ bene specificare, inoltre, che il confronto è stato fatto soltanto con i numeri delle scuole statali, poiché per le scuole paritarie non vige l’obbligo di effettuare la procedura di iscrizione on line. Di queste infatti partecipano attualmente alla nuova procedura solo il 10%”. Per il Miur non vi sarebbero quindi gli “almeno centomila studenti” rimasti fuori dalla scuola, di cui parlava l’Anief il giorno prima. Qualche dubbio tuttavia rimane. Il 23 gennaio scorso lo stesso Miur, infatti, nel commentare i dati statistici riguardanti la terza giornata di avvio delle prenotazioni delle scuole via internet, parlava di “potenziamento del sistema” e di “afflusso straordinario dei primi giorni delle iscrizioni”. Ma soprattutto confermava “la praticabilità delle iscrizioni on line entro il 28 febbraio dei 1.700.000 studenti previsti”. Resta da capire perché oggi, a distanza di poco più di un mese, il numero si è ridotto di quasi il 10%. Al fine di evitare altre polemiche, sarebbe sicuramente meglio che dal Miur chiariscano questo punto. Per quanto riguarda l’utilizzo da parte delle famiglie del sistema on line, accessibile dal sito internet del Ministero, i risultati mostrano differenze territoriali non trascurabili. Il 68% delle famiglie, infatti, ha inviato la domanda di iscrizione alle scuole in modo autonomo, da casa, attraverso un proprio computer. Il 32% invece ha effettuato l’iscrizione recandosi presso le segreterie scolastiche, quindi con l’intermediazione degli istituti. E’ evidente dunque che la grande maggioranza delle famiglie italiane ha beneficiato del servizio offerto e delle opportunità delle nuova procedura telematica. Da questo punto di vista, la regione più virtuosa è il Friuli-Venezia Giulia, dove le famiglie che hanno effettuato da casa l’iscrizione sono l’82,9%. Segue la Lombardia, con l’81,4% e il Veneto con il 79,7%. Le regioni dove l’intermediazione delle segreterie scolastiche è stata più consistente sono la Puglia, dove il 53,7% delle famiglie si è rivolta alle segreterie e la Calabria con il 52,6%. Il Miur si è anche soffermato sui vantaggi derivanti dalle iscrizioni telematiche. Il primo è che potrà “iniziare con 6 mesi di anticipo la pianificazione dell’attività didattica. Le iscrizioni on line – continua Viale Trastevere - hanno consentito un risparmio di circa 5 milioni di fogli di carta e 84mila ore di lavoro degli impiegati delle segreterie scolastiche che non hanno dovuto più inserire a mano i dati forniti con i moduli cartacei. Grazie alle iscrizioni on line, inoltre, a pochi giorni dalla conclusione della procedura ogni scuola avrà già pronto il quadro dei nuovi iscritti, la composizione e il numero degli studenti. Un vantaggio considerevole che permette di programmare e organizzare le attività didattiche del prossimo anno scolastico con quasi 6 mesi di anticipo”. |