Profumo: ridurre la scuola da Tuttoscuola, 5.3.2013 Ridurre di un anno il percorso di studi è una prospettiva indicata dal ministro Profumo nell’atto di indirizzo 2013: non una ‘priorità’, come pure è stata presentata da alcuni media, ma certamente una ipotesi da approfondire. Su questa ipotesi, precisa lo stesso ministro intervenendo a Radio 1, “nulla è stato deciso, semplicemente abbiamo fatto un'analisi delle migliori pratiche in Europa per lasciare una base su cui ragionare in futuro". In questi mesi, ha detto Profumo, "abbiamo avviato, come avviene in tutta Europa, una serie di analisi relative a un nuovo modello di scuola, più vicino alla domanda dei giovani e al mercato del lavoro. In questa direzione una delle cose che abbiamo studiato è stato il modello complessivo delle scuole pre-università. Ma non ho preso alcuna decisione". Tra i vantaggi di una eventuale decisione che andasse nel senso della riduzione della durata della scuola ci sarebbe il fatto che il personale della scuola potrebbe essere impiegato “per una modalità di scuola diversa, una scuola con tempo prolungato o con maggiore attenzione agli studenti". E alla formazione dei docenti: "La domanda di educazione e formazione è diversa rispetto al passato, i nostri ragazzi hanno bisogno di un'educazione più moderna". Infine Profumo torna sul tema dell'istruzione tecnico professionale, argomento da lui più volte trattato nel corso del suo mandato ministeriale: “La nostra economia ha bisogno di più tecnici, di più persone strettamente collegate alla natura manifatturiera della nostra economia, molto simile a quella tedesca. In Germania abbiamo un rapporto di 30 studenti che scelgono il percorso liceale e 70 che ne scelgono uno tecnico professionale, noi siamo circa a 50 e 50". Ma i percorsi tecnico-professionali italiani, andrebbe aggiunto, sono in gran parte assai diversi da quelli tedeschi, che riservano molto più spazio all’apprendimento attraverso il lavoro. |