Maturità a 18 anni: da Tuttoscuola, 28.3.2013 Secondo notizie di agenzia che riportano una nota dell’Anief il ministro Profumo si appresterebbe a ritirare il decreto sulla sperimentazione di tre diverse modalità di riduzione del percorso di studi di un anno che avrebbe portato ad anticipare gli esami di maturità a 18 anni al posto degli attuali 19. Già dal prossimo anno scolastico una decina di istituti pilota avrebbero eliminato un anno di scuola d'infanzia o cancellato il quinto anno di corso della scuola primaria oppure ristretto a una sola annualità l'attuale biennio iniziale della scuola superiore. L'Anief ha sin dal primo momento respinto con forza tutte e tre le ipotesi giudicandole in contrasto con i modelli di studio in vigore nella gran parte dei Paesi più avanzati dell'area Ocse, e volte in realtà a “cancellare almeno 50mila posti di lavoro, dopo i 200mila già dileguati nel nulla, per le solite esigenze di ‘cassa’, negli ultimi sei anni”. Inoltre un “Ministro dimissionario, appartenente ad un Governo tecnico privo di consenso elettorale, deve limitarsi all'ordinaria amministrazione. E non di certo avventurarsi in sperimentazioni da cui dipende il futuro formativo di milioni di giovani studenti”. Anziché ridurre di un anno il tempo scuola, sostiene il sindacato di Marcello Pacifico, si dovrebbe pensare a “introdurre, un serio apprendistato, come avviene in Germania dove oltre un milione e mezzo di alunni praticano con successo l'alternanza scuola-lavoro”. Certo, una misura come quest’ultima sarebbe molto più rivoluzionaria della timida sperimentazione (in 10 scuole!) proposta da Profumo, e comporterebbe fra l’altro un notevole soprannumero di docenti ‘scolastici’, sostituiti, come in Germania, da formatori aziendali. |