Iscrizioni alle scuole superiori In evidenza gli scientifici mentre continua la fuga dal classico considerato troppo severo. Anche istituti tecnici e professionali perdono terreno rispetto al passato. In Lombardia l'81 per cento delle richieste sono state fatte online. di Tiziana De Giorgio la Repubblica di Milano, 2.3.2013 Dopo lo scivolone dello scorso anno e il boom dell'istruzione professionale, gli studenti milanesi tornano a scegliere i licei. Archiviato il capitolo delle iscrizioni online (giovedì era l'ultimo giorno utile per iscrivere i propri figli a scuola), è tempo di bilanci per la scuola lombarda, con i dati elaborati dell'Ufficio scolastico regionale a mostrare il profilo delle scelte delle famiglie di Milano e provincia e della scuola che sarà. Un quadro basato su un totale di 27.542 procedure andate a buon fine ed elaborate dal sistema che mostra un'inversione di tendenza rispetto all'anno scolastico in corso, quando per la prima volta le iscrizioni ai licei sono scese sotto la soglia del 50 per cento, fermandosi a quota 49 per cento. A scegliere di frequentare un liceo per i prossimi cinque anni di studio - classico o scientifico, linguistico o delle scienze umane, musicale o artistico che sia - è stato il 54 per cento degli alunni pronti a sostenere quest'estate gli esami di terza media, oltre un migliaio in più rispetto all'anno passato. Lo scientifico resta l'indirizzo più amato: dopo un leggero calo registrato anche lo scorso anno, si prende la metà delle scelte dei futuri liceali con 6.044 moduli compilati da mamme e papà e inviati al ministero dell'Istruzione. Un dato che mette già in allarme diversi scientifici del centro, in overbooking da un paio d'anni, che si sono ritrovati a dover ammettere gli alunni attraverso sorteggio e a rimbalzarne altri, scatenando una valanga di polemiche. A seguire, nella classifica dei più richiesti, il linguistico (16.8 per cento) e il liceo delle scienze umane (12 per cento). Non si arresta, invece, la fuga dai licei classici visti sempre più spesso come troppo severi dalle famiglie. Perdono praticamente un punto ogni anno che passa: a settembre, solo il 10 per cento di chi ha scelto un liceo a settembre inizierà a frequentare il ginnasio. Mentre la compagine di liceali cresce, si assottiglia invece quella di chi frequenta i tecnici: i nuovi iscritti saranno il 31,7 per cento del totale contro il 33 per cento dell'anno passato. Sembra essersi arrestata, poi, la corsa agli istituti professionali: con l'inizio della crisi, avevano ottenuto un consenso sempre più largo fra le famiglie nella speranza di un'immissione più rapida nel mondo del lavoro. A settembre saranno 3.917 gli alunni iscritti in prima, su un totale di 27.542 iscrizioni andate a buon fine, conteggiate dall'anagrafe degli studenti. Sono, cioè, il 14 per cento del totale, contro il 17 dello scorso anno. Tre punti in meno. Ma questo vale per i corsi di cinque anni. Non sono stati ancora diffusi, invece, i dati complessivi milanesi sui corsi triennali di istruzione e formazione professionale della Regione, che a livello lombardo hanno raccolto il 16 per cento delle scelte, crescendo di 233 unità in tutta il territorio lombardo. I più richiesti, quelli per diventare operatori della ristorazione e operatori estetici: fra aspiranti cuochi e aspiranti estetiste fra Milano e provincia si contano 1.564 iscritti. "Il nuovo sistema online ha funzionato senza problemi, ringraziamo i dirigenti scolastici e il personale delle segreterie scolastiche per il decisivo contributo offerto per il raggiungimento dell'obiettivo - ha detto il direttore scolastico regionale, Francesco De Sanctis - Un grazie alle famiglie e ai ragazzi, che hanno utilizzato al meglio il sistema di iscrizione online, che consente al Paese e alla nostra regione un livello di efficienza e di efficacia al passo con i tempi". |