Istituito il Comitato per l'attuazione
delle Indicazioni nazionali

di Reginaldo Palermo La Tecnica della Scuola, 24.3.2013

Il gruppo di lavoro sarà coordinato dal professor Italo Fiorin e avrà il compito di sostenere le iniziative di formazione e di ricerca connesse con l'applicazione delle nuove Indicazioni per il primo ciclo di istruzione. Nessun compenso per i componenti del Comitato.

Con un decreto firmato il 19 marzo il ministro Francesco Profumo ha designato il Comitato scientifico nazionale per l’attuazione delle Indicazioni nazionali e il miglioramento continuo dell’insegnamento previsto dall’articolo 3 del Regolamento n. 254 sulle Indicazioni nazionali per il primo ciclo di istruzione.

Il comitato sarà coordinato dal professore Italo Fiorin (LUMSA di Roma).

Ne faranno parte alcuni ex dirigenti dell’Amministrazione scolastica:

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Gisella Langè (ex dirigente tecnico Usr Lombardia)

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Aladino Tognon (ex dirigente scolastico a Bassano del Grappa)

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Carlo Petracca (ex direttore generale Abruzzo).

Tre i dirigenti scolastici in servizio:

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Maria Salvi (Vibo Valentia)

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Paolo Mazzoli (Roma)

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Sergio Cicatelli (Miur)

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e un dirigente tecnico (Giancarlo Cerini, Usr Emilia Romagna).

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Due i docenti:

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Daniela Bertocchi (docente, consulente Invalsi)

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Franco Lorenzoni (docente di scuola primaria a Giove, TR)

e altrettanti ricercatori o docenti provenienti dal mondo universitario:

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Franca Rossi (ricercatore Università Sapienza)

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Rosetta Zan (università di Pisa)

Il Comitato avrà il compito di “indirizzare, sostenere e valorizzare le iniziative di formazione e di ricerca per aumentare l’efficacia dell’insegnamento in coerenza con le finalità e i traguardi previsti nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”.

Il decreto prevede anche che il Comitato possa avvalersi della consulenza delle associazioni professionali costituenti il Forum nazionale delle associazioni oltre che delle reti e delle associazioni di scuole maggiormente rappresentative.

Ovviamente ai componenti del gruppo di lavoro non spetterà alcuna forma di compenso, in base all’ormai consolidato principio che nella scuola tutto va fatto se ulteriori oneri per le finanze pubbliche.