Libri digitali, Profumo convince gli editori Il ministro dell'Istruzione firma un decreto sui testi scolastici che introduce importanti novità: obbligo di adottare volumi digitali o almeno con formato misto; meno spese per le famiglie; e per i docenti, possibilità di consultarli gratuitamente prima della scelta di Salvo Intravaia la Repubblica, 26.3.2013 ANCORA un anno scolastico e i libri cartacei diventeranno un ricordo. Il ministero dell'Istruzione Francesco Profumo ha firmato un importante decreto che dovrebbe innovare completamente l'utilizzo dei libri di testo nella scuola italiana e consentire alle famiglie di risparmiare sulla dotazione libraria dei figli. Il tutto a partire dall'anno scolastico 2014/2015. Le novità contenute nel provvedimento si preannunciano di grande portata anche perché non è stato facile 'convincere' gli editori ad accettare il decreto. I soliti bene informati raccontano di una tumultuosa riunione nella sede del ministero dove si sono confrontati editori e lo stesso Profumo, convinto che occorra anche dare uno scossone al settore dell'editoria scolastica se si vuole che gli studenti continuino a credere nella scuola. Un incontro, quello di giovedì scorso con gli editori, che è durato quasi cinque ore e in cui il ministro ha tentato in tutte le maniere di convincere gli editori della bontà del suo provvedimento. Gli interessi in gioco sono elevatissimi perché nel 2011 il giro d'affari della sola editoria scolastica è stata di 650 milioni di euro, che rappresenta il 20 per cento dell'intero giro d'affari del mercato dei libri in Italia. Una situazione che, con la crisi che morde, può essersi soltanto accentuata. Per questa ragione gli editori nel lungo confronto hanno cercato di limitare i danni per un settore in crisi come quello librario. Ma alla fine l'ha spuntata Profumo. Le novità più importanti sono tre. Dal 2014/2015 sarà possibile adottare soltanto libri di testo digitali o nel formato misto (cartaceo e digitale). Una novità prima annunciata dal precedente ministro e poi stoppata dall'attuale inquilino di viale Trastevere, che adesso pigia sull'acceleratore. "Inizialmente, l'innovazione riguarderà le classi prima e quarta della scuola primaria, la classe prima della scuola secondaria di I grado, la prima e la terza classe della secondaria di II grado", si legge nella nota per la stampa. Ma la novità che interessa milioni di famiglie italiane alle prese con difficile bilancio domestico è il taglio dei tetti di spesa per l'intera dotazione libraria dei figli. E si inizia col blocco dei prezzi di copertina definiti per il 2013/2014 anche per l'anno successivo. Ma non solo. Dal 2014/2015 i tetti di spesa entro cui i Collegi dei docenti devono giostrarsi per l'intera dotazione libraria delle singole classi verrà alleggerita del 20 per cento. Un taglio che potrà arrivare al 30 per cento se il Consiglio di classe proporrà l'adozione di tutti i testi in formato digitale. E che consentirà risparmi superiori a 100 euro sull'attuale budget. A titolo di esempio basti citare il caso della terza classe del liceo classico, con un tetto di spesa di 382 euro. Un taglio del 30 per cento consentirebbe alle famiglie interessate di alleggerire la spesa di 114 euro. "I nuovi tetti - precisano dal ministero - si applicano per le adozioni dei libri della prima classe della scuola secondaria di I grado e della prima e della terza classe della secondaria di II grado. Per le rimanenti classi, restano validi i limiti già definiti per le adozioni relative all'anno scolastico 2013/2014". "I risparmi ottenuti - auspicano da Palazzo della Minerva - potranno essere utilizzati dalle scuole per dotare gli studenti dei supporti tecnologici necessari (tablet, pc/portatili) ad utilizzare al meglio i contenuti digitali per la didattica e l'apprendimento". Il decreto contiene novità anche per i docenti che potranno consultare i "testi digitali attraverso una piattaforma che il ministero metterà a disposizione degli istituti scolastici e degli editori". Lo scopo è quello di consentire agli insegnanti di "consultare e scaricare online la demo illustrativa dei libri di testo in versione mista e digitale, ai fini della loro successiva adozione". Ma per consentire una applicazione graduale delle novità "solo per le prima e terza classe della secondaria di II grado il Collegio dei docenti potrà eventualmente confermare le adozioni dei testi già in uso". Il tutto soltanto per due anni scolastici: il 2014/2015 e 2015/2016. |