Avviate le procedure per bandire nella prossima primavera un nuovo concorso a cattedra

di Lucio Ficara La Tecnica della Scuola, 6.3.2013

Nel 2011 solo il 30% degli studenti italiani di terza media utilizzava le Ict come strumento di apprendimento durante le lezioni di scienze, rispetto a una media del 48% in altri Paesi dell`Ocse. Al ritmo attuale ci vorranno più di 15 anni per dotare l`80% delle classi italiane di dotazioni tecnologiche nelle classi, in particolare delle lavagne interattive multimediali.

Oggi il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, a margine della presentazione di un rapporto OCSE sulla scuola digitale, ha annunciato l’avvio delle procedure per bandire, nella prossima primavera, un nuovo concorso a cattedra.

Il prossimo concorso per l'assunzione di insegnanti nella scuola pubblica che dovrebbe essere bandito in primavera, ci tiene a sottolineare il Ministro dimissionario, è un processo avviato, ma sarà una responsabilità del nuovo governo e del nuovo Parlamento. Il ministro vuole fare sapere che ha fatto tutto quello che poteva fare e anche di più, evidenziando che in qualità di dipendente della pubblica amministrazione continuerà a lavorare fino all'ultimo giorno del suo mandato.

Nello specifico Profumo ha indicato che in merito al nuovo concorso per assunzioni nella scuola, atteso per la prossima primavera, si stanno facendo i conti, ed in particolare, tenendo conto degli organici del prossimo triennio , si sta stabilendo il numero di posti disponibili nel periodo 2015-2017 che è relativamente buono e dovrebbe essere più o meno simile a quello del precedente concorso. Dopo questo nuovo concorso che segue quello appena bandito con DDG n. 82 del 24/9/2012, verrà bandito un concorso a cattedra ogni due anni, per le regioni e le classi di concorso per cui si rendono disponibili posti vacanti. Non è chiaro, perché Profumo non lo ha specificato, quale sia il regolamento per questa procedura concorsuale, visto che le bozze che aveva presentato in passato ai sindacati, erano parse inopportune e inaccettabili.

Viste le contrarietà sui regolamenti delle procedure avanzate dai sindacati, l’auspicio di Profumo è che il nuovo governo e il nuovo Parlamento non blocchino l'operazione ormai avviata. Quindi si continua sulla strada dei concorsi a cattedra, rallentando in questa maniera l’accesso ai ruoli dei precari storici, dalle graduatorie ad esaurimento.