Tfa speciali e ordinari:
prossimi possibili provvedimenti
Ministro Istruzione su requisiti e prove

 Dottor Tecnologia 3.5.2013

Obiettivo del nuovo Ministro dell’Istruzione ricerca e studio e lavoro, privilegiando la professionalità e la meritevolezza. Per far partire tutto ciò è necessario investire sulla scuola fino a raggiungere il livello del PIL al 6% che pi è quello “ medio dei Paesi Ocse”.

Ciò permetterebbe di dare occupare il 33% dei posti all’asilo nido, quindi garantire un lavoro nella scuola dell’infanzia, reinserire il tempo pieno nelle scuole e il modulo a 30 ore con le compresenze nella primaria, aumentare il tempo scuola nelle medie, assegnando il servizio a docenti specializzati e con esperienza nel rapporto con adolescenti e preadolescenti. Per le superiori si pensa al ripristino del biennio uguale, il che comporterebbe a mutare l’attuale obbligo di istruzione con l’obbligo scolastico.

Anche il precariato vorrà le sue modifiche: nuove forme di reclutamento, poiché per quanto rilasciato dal Ministro in un’intervista dagli anni ’80 in poi le riforme approvate non hanno portato a esiti positivi e a criteri di punteggi che hanno solo portato allo sfruttamento e all’incentivazione del precariato.

Per cui, si prevede una programmazione pluriennale che esaurisca le graduatorie in essere in modo da svuotare gli elenchi dal precariato ed è necessario un organico funzionale, cioè un certo numero di personale che sia stabile per almeno 3 anni seguendo un nuovo piano pluriennale di esaurimento delle graduatorie per stabilizzare i precari. La valutazione delle scuole quindi segue lo smaltimento delle graduatorie e quindi sarà ben vista la scuola che di a punti positivi per il suo miglioramento e professionalità.

“Non serve un sistema scolastico che aumenti la competizione tra scuole.” Questo è il pensiero del Ministro Carrozza. C’è bisogno di un “sistema nazionale di valutazione e di ricerca educativa che serva davvero come strumento con cui confrontarsi“.

Carrozza aveva già rilasciato nel giugno 2012 un’intervista sull’Unità dove aveva detto: “Eguaglianza, si intende, non come primato al ribasso della mediocrità, ma come generalizzazione delle condizioni di accesso all’eccellenza: non una gara fra iperdotati ma la scoperta e valorizzazione dei più dotati attraverso un processo di mobilità sociale che nella scuola e nell’università deve avere il suo principale centro propulsivo. (…) Massima attenzione, dunque, allo stimolo per i migliori: ma dando a tutti, appunto, la condizione per partecipare alla gara, di proporsi come i migliori, o comunque di migliorare”. Belle parole che speriamo non restino tali. La prima occasione di far vedere che non rimarranno solo parole è data dalle prossime prove Invalsi e, in generale, rispetto al dilagare dei quiz come strumenti di accertamento. Le prime prove del Ministro saranno costituite da Anvur, e bozza di Dpr sul sistema nazionale di valutazione . Arduo compito che merita tutto l’augurio da parte dei cittadini italiani, rivolti ad un Ministro che si trova in un contesto piuttosto difficile.

Rimane ancora avvolta nel buio la questione TFA: non si sbilancia nessuno in merito. Per non perdere tempo, sarebbe buona norma lasciare quanto predisposto da Profumo e andare vanti così. Intanto quel che è noto è pubblicato nel sito del MIUR nel quale possono apprendersi quiz, domande, simulazioni di esame per i TFA 2013. FLC CGIL ritiene che tutto potrà essere rimandato di un anno per problemi di natura strettamente di gestione e organizzazione.

È altresì noto e pubblicato l’argomento criteri: possono partecipare solo coloro che “abbiano maturato 540 giorni di servizio, dall’anno 1999-2000 al 2011-2012 possano accedere ai Tirocini Formativi Attivi con l’abbuono delle prove d’ingresso, che erano state aperte ed effettuate nel caso del tirocinio ordinario”. I docenti con 3 anni di servizio possono di diritti frequentare le lezioni obbligatorie presso le università, senza sostenere alcuna prova preventiva e tirocinio in classe. La data di avvio dei tirocini ancora non è nota: si sa solo che i tirocini avranno durata di 3 anni, a partire dal 2012-13 fino al 2014-15.

Il candidato deve avere però i seguenti requisiti: laurea del vecchio ordinamento riconosciuta dal d.m. 39/98, eventuali esami richiesti per poter avere accesso all’insegnamento; laurea del nuovo ordinamento specialistica o magistrale riconosciuta dal d.m. n. 22/2005, eventuali crediti formativi per poter avere accesso all’insegnamento; diploma ISEF, già valido per l’accesso all’insegnamento di educazione fisica, per i TFA di Scienze Motorie. Escluso l’accesso ai TFA speciali i precari non abilitati anche se in possesso dei 3 anni di esperienza , anche se mirano all’abilitazione; i TFA speciali sono di natura transitoria, in attesa di registrazione da parte della Corte dei Conti e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

La preselezione si sa già che avrà inizio il mese di giugno e mirerà unicamente ad accertare le capacità logiche, linguistiche e di sintesi dei candidati. Dopo tale preselezione sarà formata una graduatoria di ammissione ai percorsi abilitanti, riservati nelle singole università: la prova avrà un punteggio di 35 punti. I percorsi universitari prevedono ore di insegnamento in aula e verifiche e assegneranno un totale di 41 crediti formativi; il punteggio oscilla tra 30 e 50 punti.

La prova finale dovrà stabilire la preparazione professionale dei candidati : punteggio massimo 15 punti. Solo con 60/100 si potrà ottenere l’abilitazione. I TFA speciali però si troveranno ad affiancare gli ordinari, il che ha portato malumore tra coloro che sono intenzionati a frequentare entrambi.

La considerazione che in molti hanno fatto è che per l’abilitazione non si è mai ritenuto dover formare la gente per tre anni come nel caso dei docenti. Di conseguenza, nasce spontanea la domanda: “ dove sarebbe la differenza tra sostenere una prova che suddividerà in 3 anni gli aspiranti docenti e invece provare l’accesso al TFA ordinario?”. L’unica risposta è che ci sarebbe ero tanti nuovi e giovani laureati con ambizione lavorativa non inferiore agli altri, ma che partono però da un punteggio di base equivalente a zero. Il TFA ordinario assegnerebbe 6 punti che però non hanno valenza sulla valutazione finale.

Grande importanza infatti ha nel C.v. del docente leggere se si tratti di uno oppure dell’altro : riportare “abilitato tfa ordinario” sarà meglio del TFA speciale, perché il primo è ritenuto di livello superiore a livello ministeriale.