Puglisi (PD): il referendum
quasi un sondaggio d’opinione

da Tuttoscuola, 28.5.2013

Il PD, per bocca della sen. Francesca Puglisi, fa le spallucce all’esito referendario di Bologna, ostentando indifferenza e cercando di minimizzare gli esiti del voto.

"Lo sostenevamo da tempo: per come è stato formulato il quesito il referendum consultivo sulle scuole dell'infanzia di Bologna era poco più di un sondaggio d'opinione dall'esito scontato". Francesca Puglisi, capogruppo Pd in commissione Cultura al Senato, continua a 'smontare' l'esito della consultazione di ieri: lo ha fatto a caldo e continua oggi difendendo le convenzioni Comune-Fism. Perche' il milione di euro che il Comune assegna alle materne paritarie "serve a tenere le rette al di sotto del tetto stabilito dall'amministrazione e a far rispettare criteri di qualità, anche in quelle scuole frequentate da 1.764 bambini bolognesi", dice a parlamentare in una nota. È semmai di questi criteri di convenzione che si può discutere "nell'istruttoria pubblica", fermo restando che "il Comune deve prendersi cura della scuola frequentata da tutti", sia che i bimbi vadano alla comunale, sia che siano iscritti alla statale o alla privata.

Come ha detto anche il sindaco Virginio Merola, anche per Puglisi, ora occorre "lavorare tutti assieme per risolvere la vera ferita che patisce la città": i bambini in lista d'attesa "per colpa di uno Stato che a Bologna non fa il proprio dovere", e che qui "deve quasi raddoppiare la propria offerta di scuola tre-sei anni", per allinearla al resto della regione e al resto d'Italia. Serve quindi l'apertura di nuove sezioni statali, ma anche un "tavolo Comune, Regione e ministero" per trovare soluzioni "già dal prossimo anno scolastico".