Scuola: Dopo l'anticipo ora è il caso Marco Barone, xcolpevolex 14.5.2013 Dopo il caso di anticipo, illegittimo ed anche illegale, delle prove dell'Invalsi, accaduto in Piemonte ed in Sardegna, e dove i Cobas sono intervenuti con specifiche diffide, ora è il turno del posticipo. Ciò viene segnalato in una scuola secondaria di secondo grado in provincia di Arezzo, ove è stato testualmente comunicato che "venerdì 17 maggio 2013 dalle ore 9.00 alle ore 13 avranno inizio le prove INVALSI delle classi II dell'Ipsia".
Come già ho avuto modo di ricordare più volte le date delle prove
non possono essere certamente anticipate, ma solo posticipate ,
purché il posticipo sia correlato ad una esplicita richiesta di
rinvio da parte delle scuole, richiesta che doveva pervenire in via
tassativa e perentoria entro e non oltre 14.12.2012 ed abbia
categoricamente luogo in queste date come comunicate dall'Invalsi
stesso:
Si persevera in comportamenti a dir poco illegali ed illegittimi.
Illegali perché si interrompe l'ordinaria attività didattica, il
servizio pubblico, l'attività della scuola come calendarizzata e
programmata, ed illegittimi perché non si rispettano neanche le
indicazioni dell'Invalsi stesso e perchè si continuano ad imporre al
personale scolastico mansioni che dovrebbero essere proprie del
personale dell'Invalsi. Quelle prove oltre ad essere inutili, e non
utilizzabili per nessun fine, a cosa serviranno? Certamente è
valutabile, ancora una volta, la sussistenza di un comportamento
antisindacale o meno, perché l'intento evidente, a parer mio, è
anche quello di neutralizzare l'effetto dello sciopero e
disincentivare il personale scolastico a scioperare nella data del
16 maggio. |