Tfa speciali e concorso scuola:
possibili novità su requisiti, test
e svolgimento prova orale

Dottor Tecnologia 21.5.2013

In molti si continuano a chiedere quando la Corte dei Conti sbloccherà la situazione dei TFA speciali, con l’autorizzazione per la loro registrazione. Prima di tanto, è certo oramai che dovrà anche sciogliere le riserve nei confronti di questi tirocini di abilitazione all’insegnamento e che il Ministero competente prenda anche i suoi provvedimenti in ordine soprattutto a 4 aspetti e cioè: rivedere gli anni di tirocinio per l’abilitazione che dovranno esser tre e non due come riportato nel decreto di loro istituzione. A tal proposito è stata già pubblicata una FAQ l’11 aprile correttiva di tale argomento. La FAQ però non ha carattere ufficiale. Seconda revisione riguarda la modifica dei dati di accesso ai TFA, per la confusione che regna ancora sotto certi aspetti e che neanche i sindacati sono riusciti a chiarire.

Terzo punto da rivedere la qualifica del docente, nel senso che non è chiaro perché non specificato se possono partecipare tutti i docenti o meno, quindi sia della scuola statale che della paritaria. Infine, problemi potrebbero sorgere per quei docenti che potrebbero essere inseriti nell’insegnamento a tempo indeterminato però privi di abilitazione. La prova che dovrà sostenersi per l’accesso consta di 70 quesiti a risposta multipla, di cui una sola è la corretta: quella esatta vale 1,25 punti, le risposte non date 0 punti, quelle sbagliate -0,50 punti. Il problema è che sotto i 43 punti, la prova viene valutata 0 e visto che questo risultato finale può incidere pesantemente sul giudizio finale, i candidati non ci stanno a questo metodo di giudizio. Mentre i TFS speciali attendono, il Concorso della Scuola partito circa 6 mesi fa va avanti e incominciano a vedersi le prime graduatorie pubblicate nelle scuole seppure con clamoroso ritardo.

Infatti, insieme questi elenchi escono anche quelli delle prove orali che avranno durata di 60 minuti e divise in due parti: nella prima di 30 minuti è prevista una lezione simulata, nella seconda di pari tempo c’è l’interrogazione orale dei candidati.

Tutti sperano nel passare il primo scoglio per approdare alla prova orale che dovrebbe concludersi entro fine luglio e quindi dopo un mese dovrebbero già essere noti i nomi degli 11.542 docenti che prenderanno posto alla cattedra per cui hanno partecipato. Intanto, menrre le commissioni continuano le correzioni, non ancora terminate, il Miur ha trasmesso agli Uffici scolastici regionali, una circolare con la quale informa quali siano i metodi con cui svolgere la prova orale: lezione simulata di 30 minuti con oggetto una traccia estratta dal candidato il giorno prima la data fissata per la prova orale, cui seguirà un colloquio nel quale saranno discussi contenuti, scelte didattiche e metodologiche della precedente lezione simulata. La novità della prova orale mette in risalto il fine di valutare professionalità e attitudine del candidato all’insegnamento, anche se il tempo è poco per poter esprimere al massimo le proprie capacità. Il MIUR controbatte sostenendo che 30 minuti non sono “né un tempo massimo, né un tempo minimo, ma un tempo da rispettare” e che si può ritenere rispettato il tempo della prova “quando il candidato svolge e completa la lezione simulata in un tempo incluso fra i 25 minuti e i 35 minuti”.

Questo è il lasso di tempo in cui la commissione dovrà valutare la capacità sotto 3 profili: le discipline di insegnamento; la capacità di comunicazione; la capacità di progettazione didattica anche con riferimento alle ITC e agli alunni con bisogni educativi speciali. Le tracce scelte per la simulazione saranno in un numero pari al triplo del numero dei candidati. I 30 minuti dell’orale serviranno invece ad accertare i contenuti e le scelte metodologiche inerenti la lezione simulata e per cui non esistono tracce specifiche, essendo il contenuto “rimesso alle scelte e alla discrezionalità della commissione”.

Il Miur tiene a precisare ulteriormente che: “Si potrà trattare di approfondimenti di carattere disciplinare che consentano di mettere in risalto l’ampiezza e la profondità delle conoscenze del candidato, oppure di sollecitare il candidato a giustificare e ad arricchire le scelte didattiche illustrate, facendo anche riferimento alle modalità di documentazione e di verifica”. La stessa circolare precisa che le commissioni di esame lavoreranno “anche in orario antimeridiano” e che l’estrazione della traccia per la lezione simulata potrà anche avvenire di domenica al fine di non perdere ancora tempo e iniziare la settimana con una prova orale e così cercare di bruciare tappe che si sono allungate un po’ troppo rispetto alle previsioni iniziali.