Scuola, referendum private e Asp, Con un'interrogazione in aula deputati e senatori grillini rivendicano, sul piano nazionale, il diritto a una scuola pubblica senza discriminazioni e la necessità di escludere dal patto di stabilità il personale educativo e socio-assistenziale. Ma il Pd contrattacca: "A Parma Pizzarotti finanzia le paritarie" di la Repubblica di Bologna, 10.5.2013
Alla fine il referendum sulle scuole paritarie di Bologna è diventato
davvero un caso nazionale. Tanto che l'M5S ha deciso di portare la
questione in parlamento, con un'interrogazione urgente al governo
presentata dalla senatrice Michela Montevecchi. Il M5S si è
schierato per l'opzione A, ovvero per l'abolizione del contributo
comunale alle paritarie. "Il M5S farà di tutto per eliminare questa
aberrazione- affermano i grillini in una nota- l'istruzione
pubblica, come l'acqua rappresenta uno dei beni comuni più
importanti. Votare al referendum per chiedere una scuola pubblica di
serie A, non è solo una questione civica ma anche un forte segnale
di buonsenso economico e un forte richiamo alla storia di Bologna.
E' soprattutto un segnale politico che ribadisce la centralità della
scuola pubblica in un momento nel quale Bologna sta valutando il
trasferimento di tutti i servizi educativi dal comune alle Asp". Ma
il Pd contrattacca: "A Parma il vostro sindaco Pizzarotti finanzia
le paritarie". Ma la battaglia M5S in parlamento sulla scuola pubblica sarà estesa anche alla questione delle materne comunali che Palazzo d'Accursio vuole trasferire all'Asp. In una nota firmata dai senatori Michela Montevecchi, Elisa Bulgarelli, Adele Gambaro e Maria Mussini, dai deputati Paolo Bernini, Matteo Dall'Osso, Mara Mucci e Giulia Sarti, dal consigliere regionale Andrea Defranceschi e dai consiglieri comunali Massimo Bugani e Marco Piazza, Il M5S al completo prende di mira il sindaco Virginio Merola e la sua giunta. Il comune "ha annunciato la ferma decisione di trasferire tutti i servizi educativi 0-6 anni e i servizi sociali all'Asp", perché i servizi educativi e sociali "non sono assoggettati al patto di stabilità se svolti dall'azienda di servizi". Dunque, sottolinea il M5S, "il comune di Bologna sarebbe molto alleggerito, ma è una motivazione inaccettabile. Quello che va cambiato è il patto di stabilità, non una scuola pubblica che funziona". Il Pd e la giunta Merola "si attivino" col governo per modificare il patto di stabilità e, invitano i grillini, "uniscano le loro forze alle nostre". Il M5S chiede infatti che "il personale educativo e socio-assistenziale venga escluso dal patto di stabilità anche se alle dipendenze del Comune". Lo chiederà in parlamento, annunciano i grillini, perché "se il governo vuole derogare al patto di stabilità, lo deve fare senza inutili e immani trasferimenti di personale". Una doccia fredda ai propositi del Movimento arriva dal Pd. "I grillini di Bologna dichiarano che il M5S 'farà di tutto per eliminare l'aberrazione del contributo comunale alle scuole dell'Infanzia convenzionate'. Sono posizioni curiose perche a Parma il sindaco Pizzarotti e la giunta 5 Stelle porta avanti il sistema integrato e i relativi finanziamenti". E' l'attacco sferrato da Graziella Giorgi e Davide Ferrari, rispettivamente responsabile Scuola del Pd e presidente Forum Scuola Pd di Bologna. "D'altra parte- proseguono i due in una nota- à una scelta confermata da tante Regioni (compresa la Puglia di Vendola) e Comuni, necessaria per avere cura di tutti i bambini e garantire risposte alle famiglie". Ancora, "suggeriamo invece alla senatrice e ai grillini di verificare se Parma spende proporzionalmente quanto Bologna per le scuole comunali e statali. Noi sappiamo che nessuno spende come il Comune di Bologna. È in questo, e solo in questo, che Bologna rappresenta davvero un 'caso nazionale'". |