Sottosegretari.
Il pesante fardello di Marco Rossi Doria

da TuttoscuolaNews, n. 585 6.5.2013

Dei tre sottosegretari che affiancheranno Maria Chiara Carrozza, ricercatrice universitaria, rettore e ingegnere, esattamente come il suo predecessore Profumo, l’unico che viene dalla scuola e ne conosce bene i problemi, per averli vissuti in prima persona ed essersene occupato come sottosegretario nel precedente governo è Marco Rossi Doria.

Anche gli altri due sottosegretari (Gianluca Galletti, bolognese, designato dall’Udc, e Gabriele Toccafondi, fiorentino, indicato dal Pdl, entrambi deputati nella scorsa legislatura non rieletti in questa) si sono occupati di scuola, con particolare riguardo, nel caso di Toccafondi, alla problematica della parità e del finanziamento delle scuole paritarie.

Diverso è il caso di Marco Rossi Doria. Nominato sottosegretario per la prima volta nel governo tecnico presieduto da Mario Monti con la qualifica, a sua volta, di ‘tecnico’, è stato confermato nell’incarico anche nel governo politico a guida di Enrico Letta, ma con la qualifica - questa volta - di ‘politico’, in quota Pd.

Che Rossi Doria possieda una notevole sensibilità politica, d’altra parte, lo ha dimostrato anche da sottosegretario di Francesco Profumo, quando in più di una occasione si è trovato a correggere sul piano politico alcune prese di posizione tecniche - o per meglio dire tecnocratiche - del suo ministro. Si ricorda in particolare, a questo proposito, la sua reinterpretazione con presa di distanza dalla sortita effettuata dal ministro Profumo sull’innalzamento per via legislativa dell’orario di servizio degli insegnanti di scuola secondaria da 18 a 24 ore.

Senza nulla togliere ai nuovi sottosegretari, ci si chiede come mai non sia stata confermata Elena Ugolini, che bene ha operato, specie sul fronte dell’istruzione tecnica superiore, e non solo, e che ben conosceva tutti i dossier sui quali ha agito il governo Monti. Ora all’interno dell’attuale squadra ministeriale, con un ministro come Maria Chiara Carrozza probabilmente più impegnata sul versante dell’università e della ricerca, e con gli altri due sottosegretari in rodaggio, spetterà soprattutto a Rossi Doria di occuparsi dei molti problemi che riguardano la scuola, a partire dalla lotta alla dispersione (che peraltro è la principale emergenza scolastica segnalata anche del documento dei ‘saggi’) per finire con il non facile rapporto con la burocrazia ministeriale e con i sindacati. Serviranno coraggio e sagacia politica. Auguri.