Referendum di Bologna, sinistra divisa

da Tuttoscuola, 17.5.2013

“Non mi aspettavo da Vendola questa incoerenza”, quella del leader di Sel “è una strumentalizzazione vergognosa da una persona che si ritiene un leader nazionale”. A dieci giorni dal referendum consultivo sui fondi alle scuole paritarie di Bologna, alza i toni il sindaco Virginio Merola, accusando frontalmente il governatore della Puglia che, con il suo partito, si è schierato a favore dell'abrogazione dell'attuale convenzione: “Sia coerente e faccia in Puglia quello che chiede di fare a Bologna”, ha attaccato Merola, intervistato su 'Radiotau'.

Il sindaco ha picchiato duro contro quella che ha definito “un'inutile guerra ideologica”. Se, ha sottolineato, “qualcuno pensa di fare una nuova sinistra, non prenda Bologna come laboratorio di sperimentazioni inutili”, perché “io non permetterò che Bologna faccia da cavia a esperimenti di persone che molto spesso non sono riuscite ad entrare in Parlamento con le proprie proposte politiche”.

E ancora: “Ma che sinistra è questa? Una sinistra che in nome di un principio astratto divide la gente e introduce rancore? Che ha un'idea di servizio pubblico che non c'è più neanche a Cuba”. Insomma, secondo Merola, “c'è un problema epocale di cultura in una certa sinistra di questo paese”, si tratta del “trionfo della demagogia e della disinformazione”.