SCUOLA

Rivoluzione Invalsi per cancellare
i copioni: domande diverse in aula

Cambia lo svolgimento del test

Flavia Amabile La Stampa, 6.5.2013

roma
Tempi duri per chi copia agli Invalsi. Da quest’anno i fascicoli per gli alunni sono in 5 versioni diverse, con domande organizzate in diversa sequenza. Chi li distribuirà dovrà quindi avere cura di consegnare ai vicini di banco versioni diverse dei fascicoli. Sarà facile individuarle perché sulla copertina ci sarà scritto il numero di ogni versione.  

Non solo le domande saranno poste in ordine diverso, e quindi quella che è la domanda numero due di una studentessa o di uno studente potrà essere la numero 23 di un altro. Ma anche le risposte multiple avranno una diversa successione. In questo modo nessuno potrà dire alla vicina o al vicino la risposta giusta né qualcuno in difficoltà potrà sperare di cavarsela sbirciando sul foglio dei compagni.

I somministratori dovranno comunque dopo la distribuzione dei fascicoli, controllare che effettivamente chi è vicino di banco abbia versioni diverse, altrimenti dovrà effettuare degli spostamenti dei posti. 

È la risposta dell’Invalsi alle polemiche nate dopo i test dello scorso anno al secondo anno di superiori. Era capitato di tutto: messaggi via Twitter e via Facebook scritti dagli studenti durante i test persino con foto inviate sui social network, e quindi telefonini in classe nonostante il divieto. Il giro di vite riguarda tutti i test Invalsi, sia quelli di italiano che quelli di matematica, per tutti gli ordini di scuole in cui si svolgono le prove, dalla seconda elementare alle superiori.  

Nel manuale del somministratore diffuso anche quest’anno dall’Invalsi a coloro che dovranno effettivamente far svolgere le prove nelle classi, l’Invalsi chiede a chi effettua la prova di scrivere sulla lavagna l’ora di inizio e di fine della prova e, poi, di iniziare a girare «costantemente» tra i banchi «per assicurarsi che gli alunni lavorino in completa autonomia, con impegno e senza fermarsi».   

Messaggio molto chiaro, insomma, da parte dell’Istituto e, d’altra parte, secondo un sondaggio condotto dal sito Skuola.net nelle ore immediatamente successive ai test dello scorso anno era risultato che il 40,5% degli studenti delle superiori aveva copiato. Quasi la metà di chi partecipa ai test. E il doppio di chi è stato sottoposto ai test alle medie che comunque è una percentuale rilevante.   

E il 22% ha svelato che i loro professori hanno preso nota del codice degli alunni per mettere il voto. Altra enorme irregolarità. Nel manuale del somministratore viene, infatti, vietata ogni associazione tra il codice e la prova svolta. ma la stessa regola valeva lo scorso anno.   

Giro di vite da parte dell’Invalsi sugli studenti mentre vanno avanti le polemiche da parte dei sindacati che non hanno mai accettato le prove. I Cobas hanno proclamato sciopero durante i giorni dei test e a Flc-Cgil ha chiesto al nuovo ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, di rivedere il regolamento sul sistema di valutazione «troppo centrato sul test Invalsi» perché «diciamo da tempo, ma non siamo certo i soli, che le prove Invalsi sono inefficaci - spiega il segretario generale Mimmo Pantaleo - È sbagliato partire da prove che testano l’apprendimento dell’italiano e della matematica per costruire un sistema di valutazione che è cosa complessa». Infine, con la somministrazione e correzione delle prove i docenti «sono obbligati ad un lavoro supplementare che non viene retribuito.». Nel frattempo, anche la Flc-Cgil continuerà «ad appoggiare le iniziative promosse nelle scuole e nei territori».