Quel senza oneri per lo Stato
che fa discutere non solo Bologna

da Tuttoscuola, 21.5.2013

Nel dibattito e nelle polemiche che stanno bruciando gli ultimi giorni che precedono il referendum bolognese sul contributo finanziario del Comune alle scuole dell’infanzia paritarie, viene spesso citata la disposizione della Costituzione che all’art. 33, a proposito delle scuole non statali, parla di “senza oneri per lo Stato”.

Quel “senza oneri per lo Stato” viene citato a mo’ di slogan, in termini perentori e assoluti, a sostegno della tesi referendaria promossa dal Comitato cittadino “art. 33”.

Per amore di verità e senza entrare nel merito della disputa, quel comma citato dell’art. 33, a nostro parere, andrebbe letto per esteso, anche per capire meglio la volontà dei padri costituzionalisti.

Il comma integrale recita così: “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.

Non possiamo né vogliamo essere noi a fornire l’interpretazione autentica di quel comma per il quale nel corso di quasi mezzo secolo si sono confrontati, con autorevoli interventi, laici e cattolici.

Per amore di verità vogliamo soltanto far notare che quel “senza oneri per lo Stato” è riferito al diritto di enti e privati di istituire scuole e che le scuole dell’infanzia paritarie di Bologna sono state istituite ben prima di quando il Comune ha deciso di sostenere il sistema integrato.