Anche la CEI contro
il referendum bolognese

da Tuttoscuola,  6.5.2013

I vescovi italiani attribuiscono importanza al referendum sul contributo del comune di Bologna alle scuole paritarie e temono, evidentemente, un effetto domino o, quanto meno, il ritorno di uno scontro ideologico nella società italiana dalle conseguenze inimmaginabili.

“Il ruolo dei cristiani nell'educazione, anche attraverso le scuole paritarie, è a rischio non tanto quando ci sono delle persecuzioni”, o quando vengono tagliate risorse ma “la difficoltà più grande sta nella perdita della tensione ideale”. Lo ha detto il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata.

Poche ore prima il presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco non aveva esitato a definire “pretestuoso” il riferimento all’articolo 33 della Costituzione come perno della consultazione.

Bagnasco parla di una “malintesa concezione del pubblico” che va a braccetto con l’immagine di una “Chiesa, ritenuta oggetto di privilegi che sottraggono energie alle risorse comuni; le scuole cattoliche, infatti, rappresentano il 70% delle scuole paritarie”.