Concorso scuola:
i vincitori assunti a settembre 2015

 Dottor Salute, 8.5.2013

Cattive notizie per gli aspiranti vincitori al concorso scuola. I candidati che hanno duramente superato la prima prova e forse anche la seconda pensano che il grosso sia superato.

In realtà non tutti sanno che anche superando l’ultimo step (cioè la prova orale) e dunque vincere il maxi concorso a cattedra, questo non significa essere assunti automaticamente subito.

Dalle ultime notizie che circolano in rete sembrerebbe che vi siano dei problemi tecnici. A livello proprio di tempistica c’è qualcosa che non torna.

Il Ministero dell’Istruzione infatti con questo concorso ha promesso ben 11.542 posti liberi. Sicuramente manterrà la promessa ma forse non nei tempi indicati nel bando.

E’ chiaro infatti che questi 11.542 vincitori verrebbero suddivisi così: 7.351 entrerebbero in ruolo il 1° settembre 2013 e i rimanenti 4.191 l’anno successivo cioè nel 2014.

Ma facendo qualche calcolo e con ogni probabilità queste tempistiche non verranno rispettate.

Perché? Il problema sta nei tempi di pensionamento. Viste le ultime riforme infatti molti insegnanti che sarebbero dovuti andare in pensione a breve rimanderanno di ancora qualche anno e dunque continueranno a lavorare.

Questo porterà ad un prolungamento della cattedra piena. E ovviamente slitteranno gli ingressi a scuola dei nuovi docenti.

In merito a questa situazione un pò sconcertante è intervenuta il capo dipartimento per l’Istruzione, Lucrezia Stellacci.

La dottoressa Stellacci spiega che sicuramente verranno assunti tutti gli 11.542 ma in tempi un po' lunghi e separati.

“Qualora fosse proprio impossibile per mancanza di posti disponibili farlo in due anni potremmo spingerci anche a settembre 2015 in quanto la normativa vigente prevede la triennalità delle graduatorie”.

Insomma quello che sembrava essere un ancora di salvezza si è trasformato in qualcos’altro sicuramente di più negativo.

Ora i candidati non solo devono fare i conti con la prova orale e dunque sperare di vincere il concorso, ma anche incrociare le dita per essere assunti il prima possibile.