Kyenge: “Un piano contro il razzismo”.

Cardini e parole chiave del progetto occupazione,
alloggio, istruzione, mass media, sport e sicurezza.

  La Stampa, 30.7.2013

Un piano nazionale d’azione contro il razzismo per dare una risposta «dinamica» al fenomeno della xenofobia. A presentarlo oggi è stata il ministro dell’Integrazione Cecile Kienge che ha spiegato: «Con grande soddisfazione iniziamo un percorso triennale contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza. Ci siamo avvalsi della collaborazione dell’Unar, l’Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali . È l’inizio di un percorso che si aprirà con il dialogo con la società cive, per passare poi ai sindacati e agli enti locali». 

«L’odio razziale - ha aggiunto Kyenge - e l’istigazione al razzismo sul web sarà uno dei punti principali, si rileva infatti negli ultimi anni un incremento di questo fenomeno. Il piano che sta per essere varato si svolgerà secondo due canali, la normativa e quindi la possibilità di rafforza egli strumenti legislativi a livello nazionale e internazionale; il secondo canale riguarda la comunicazione, con workshop che partiranno già oggi pomeriggio. Pr la prima volta elaboriamo un piano che sarà riconosciuto anche a livello istituzionale. Dobbiamo valorizzare le diversità perché il piano non riguarda solo gli stranieri, ma a che la comunità di rom, sinti e camminanti».  

Assi prioritari del piano (anticipato da La Stampa in edicola oggi) sono occupazione, alloggio, istruzione, mass media, sport e sicurezza. Il piano non riguarderà solo i cittadini stranieri ma anche i cittadini italiani di origine straniera, tra i quali le seconde e le terze generazioni, con un focus specifico sulle seconde generazioni che hanno acquisito la cittadinanza italiana dopo i 18 anni. «Tra settembre e ottobre effettueremo una consultazione per arrivare al mese di novembre, quando porteremo i risultati al Consiglio dei Ministri», ha aggiunto Kyenge. Nel 2012, l’Unar ha registrato 659 casi di discriminazione per motivi etnico/razziali, pari al 51 per cento del totale dei casi di discriminazione trattati nell’anno. 

Il ministro ha parlato anche degli attacchi subiti da parte di diversi militanti leghisti: «Se Maroni non fermerà gli attacchi dei militanti della Lega non parteciperò alla conferenza prevista in occasione della Festa della Lega a Milano Marittima ad agosto».