Linee guida sessioni
di formazione civica e informazione
Il Miur ha trasmesso le Linee guida per la
progettazione delle sessioni di formazione civica e di informazione,
redatte per favorire il processo di integrazione dello straniero.
Chiara Brescianini - Emilio Porcaro, Notizie della scuola
9.7.2013
Premessa
Per un contributo
complessivo sulla disciplina dell’immigrazione e delle norme sulla
condizione dello straniero di cui al D.L.vo 286 del 1998 e al D.P.R.
n. 179 del 2011, si rimanda a quanto già pubblicato
http://www.notiziedellascuola.it/news/2013/giugno/fondo-europeo-per-l2019integrazione-dei-cittadini-provenienti-da-paesi-terzi
relativamente ai bandi
di finanziamento del Fondo Europeo dell’Integrazione di cittadini di
Paesi Terzi – Azione 112012 – Piani regionali per la formazione
civico linguistica dei cittadini di Paesi Terzi.
Perché le Linee guida per la progettazione delle sessioni di
formazione civica e di informazione?
Il D.P.R. 179/2011 fra
gli altri impegni dell’Accordo di integrazione fra Stato e straniero
prevede l’acquisizione di una sufficiente conoscenza dei principi
fondamentali della Costituzione della Repubblica e
dell'organizzazione e funzionamento delle istituzioni pubbliche in
Italia e l’acquisizione di una sufficiente conoscenza della vita
civile in Italia, con particolare riferimento ai settori della
sanità, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e agli
obblighi fiscali.
Nota Miur 4 luglio 2013 n. 988: Linee guida per la progettazione
delle sessioni di formazione civica e di informazione
Con nota del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione
generale per l’istruzione e la formazione tecnica superiore e per i
rapporti con i sistemi formativi delle Regioni – Ufficio IV – a
firma Direttore Generale Palumbo, sono state trasmesse le
Linee guida per le sessioni di formazione civica e di informazione.
Le stesse erano già state diffuse contestualmente all’emanazione del
bando F.E.I citato.
Le Linee Guida si
propongono di costituire un punto di riferimento per la
progettazione
|
delle sessioni di
formazione civica e di informazione, presso i Centri
Territoriali Permanenti, con le modalità indicate in Accordo
Quadro del 7 agosto 2012 e dettagliate nella nota MIUR n. 2645
del 31.10.2012; |
|
delle specifiche
unità di apprendimento previste dalla nota MIUR citata dello
scorso ottobre. |
Il MIUR, rivolgendosi
alle Direzioni Generali presso gli Uffici Scolastici Regionali,
intende acquisire informazioni sullo stato di realizzazione delle
sessioni e suggerimenti utili anche volti alla pianificazione
finanziaria prevista dall’Accordo Quadro di agosto 2012 per
l’annualità relativa all’a.s. 2013/2014.
Si rammenta che
l’Accordo Quadro del 7.8.2012 ha definito i criteri e le modalità
per lo svolgimento delle sessioni di formazione civica ed
informazione e dei test per l’assegnazione dei crediti relativi alla
conoscenza della lingua italiana, della cultura civica e della vita
civile in Italia. L’Accordo 2012, a firma del Direttore Centrale per
le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo, Prefetto Malandrino
(Ministero Interno) e del Capo Dipartimento per l’Istruzione
Stellacci (MIUR) ha validità biennale ed ha definito:
|
in modo chiaro la
competenza dei Centri Territoriali Permanenti a realizzare le
sessioni, come pure l’individuazione delle istituzioni
scolastiche attraverso la stipula di apposito protocollo
d’intesa fra Ufficio Scolastico Regionale e Prefettura
territorialmente competenti, considerando anche le sedi di
sessioni già utilizzate per svolgere il test di cui al D.M. 4
giugno 2010; |
|
il monte orario
complessivo è di 10 ore anche con articolazione in più sedute; |
|
che le sessioni
prevedono il coinvolgimento di due docenti in servizio presso le
scuole individuate nei Protocolli territoriali; |
|
che è possibile
utilizzare i materiali disponibili da parte del MIUR, del
Ministero dell’Interno e da parte de Centri Territoriali
Permanenti stessi; |
|
le risorse
destinate, dal Ministero dell’Interno tramite le Prefetture,
alle scuole individuate con le modalità da individuarsi nei
Protocolli territoriali. |
Le Linee Guida per la progettazione delle sessioni di formazione
civica e di informazione
Il documento è
destinato a sostenere i CTP impegnati nella progettazione della
sessione di formazione civica e di informazione, di cui all’articolo
3 del DPR 179/2011. In premessa la dichiarazione circa le finalità:
Le finalità
-
far acquisire allo
straniero conoscenza dei principi della Costituzione della
Repubblica e dell’organizzazione e funzionamento delle
organizzazioni pubbliche in Italia;
-
far acquisire
conoscenza della vita civile in Italia con particolare
riferimento ai settori della sanità, della scuola, dei servizi
sociali, del lavoro e agli obblighi fiscali;
-
far acquisire
informazioni sui diritti e doveri degli stranieri in Italia,
delle facoltà e degli obblighi inerenti al soggiorno, dei
diritti e dei doveri reciproci dei coniugi e dei doveri dei
genitori verso i figli secondo l'ordinamento giuridico italiano,
anche con riferimento all'obbligo di istruzione.
I contenuti
Il capitolo che senza
dubbio suscita più interesse tra i docenti e coloro che operano
all’interno dei CTP è quello relativo all’articolazione dei
contenuti, declinati in termini di conoscenze, punto di partenza
obbligatorio per la progettazione delle sessioni di formazione
civica. In tabella l’articolazione:
Principi fondamentali della Costituzione |
|
La
forma di governo dell’Italia: la Repubblica |
|
Garanzia dei diritti inviolabili dell’uomo e doveri
di solidarietà |
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Pari
dignità sociale e eguaglianza di fronte alla legge |
|
Diritto
al lavoro |
|
Libertà
di religione |
|
Condizione giuridica dello straniero |
|
La
bandiera italiana |
|
Organizzazione e funzionamento delle istituzioni pubbliche
in Italia |
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Organi
e poteri dello Stato. |
|
Regioni, Province, Comuni: autonomie locali. |
|
Sanità |
|
Diritto
alla salute. |
|
Tessera
sanitaria, scelta del medico di base e del pediatra. |
|
Distinzione tra servizi locali di base (ASL) e
aziende ospedaliere (pronto soccorso, reparti,
modalità di accesso). |
|
Attività del consultorio. |
|
Vaccinazioni obbligatorie. |
|
Scuola |
|
Obbligo
di istruzione. |
|
Il
sistema di istruzione italiano: la scuola
dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola
secondaria di primo grado, la scuola secondaria di
secondo grado. |
|
Il
sistema di istruzione e formazione professionale. |
|
Contratti di apprendistato. |
|
Apprendimento permanente. |
|
Istruzione degli adulti. |
|
Iscrizione e frequenza. |
|
Rapporti con la scuola e colloqui con gli insegnanti |
|
Servizi sociali |
|
Sistema
integrato di interventi e servizi sociali (Legge
Quadro 8 novembre 2000, n. 328). |
|
Iscrizione anagrafica per accedere ai servizi
sociali territoriali. |
|
organizzazione servizi sociali (uffici di
cittadinanza, URP,…). |
|
varie
forme di sostegno al reddito territoriali (misure di
accesso all’edilizia residenziale pubblica). |
|
Lavoro |
|
Diritto
al lavoro e diritti del lavoro |
|
Centro
per l’Impiego. |
|
Tipologie di lavoro (subordinato, autonomo,
parasubordinato). |
|
Organizzazioni sindacali, tutele dei diritti dei
lavoratori. |
|
INPS,
sistema previdenziale. |
|
INAIL,
prevenzione e sicurezza sul lavoro. |
|
Obblighi fiscali |
|
Imposte
sul reddito, imposte sulla proprietà, IVA. |
|
Dichiarazione dei redditi. |
|
Servizi
di utilità pubblica soggetti a tariffa. |
|
Informazioni |
|
Diritti
fondamentali della persona |
|
Diritti
in materia civile |
|
Diritti
in materia di lavoro |
|
Partecipazione alla vita pubblica |
|
Tutela
giurisdizionale |
|
Comunicazione in lingua straniera di alcuni
provvedimenti |
|
Protezione diplomatica |
|
Diritto
all’unità familiare - ricongiungimento familiare – e
tutela dei minori |
|
Facoltà
e obblighi inerenti al soggiorno |
|
Ingresso nel territorio dello Stato |
|
Accordo
d’integrazione |
|
Permesso di soggiorno |
|
Espulsione dal territorio dello Stato |
|
Acquisizione della cittadinanza italiana |
|
Residenza in Italia |
|
Matrimonio con cittadino italiano |
|
Diritti
e doveri reciproci dei coniugi: |
|
Doveri
dei genitori verso i figli secondo l'ordinamento
giuridico italiano, anche con riferimento
all'obbligo di istruzione: |
|
Dovere
e diritto dei genitori di mantenere, istruire ed
educare i figli |
|
Principali iniziative a sostegno del processo di
integrazione degli stranieri a cui egli può accedere
nel territorio della provincia di residenza e sulla
normativa di riferimento in materia di salute e
sicurezza sul lavoro |
|
Le indicazioni si
traducono all’interno dei piani regionali per la formazione civico
linguistica dei cittadini di Paesi terzi.
Nel rimandare a lettura
complessiva delle Linee Guida, si evidenziano alcuni punti più
significativi:
|
l’organizzazione
dei corsi di integrazione linguistica e sociale avviene sulla
base delle “Linee guida per la progettazione dei percorsi di
apprendimento della lingua italiana” |
|
i corsi sono
finalizzati a far acquisire al cittadino straniero un livello di
conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 del
Quadro Comune europeo per le lingue e un livello di conoscenza
della cultura civica italiana coerente con quanto disposto dal
DPR 179/2011; |
|
le azioni formative
vengono erogate dai CTP. Solo a fronte di particolari necessità
organizzative e/o logistiche possono essere erogate con il
contributo dei soggetti qualificati nella didattica
dell'italiano L2, individuati nel rispetto della normativa in
vigore a livello delle singole Regioni anche tramite intese tra
Regione e Ufficio Scolastico Regionale. Tali soggetti dovranno
comunque operare in collaborazione con i CTP. |
L’articolazione oraria dei corsi
Particolare attenzione
viene rivolta all’articolazione oraria dei corsi. Il monte ore
complessivo dei corsi è di 200 ore
così articolate:
|
20 ore di
accoglienza e orientamento, comprensive anche delle 10 ore di
formazione civica da svolgersi nel periodo iniziale di
attivazione dei corsi; |
|
100 ore di
insegnamento necessarie al raggiungimento del livello A1 di
conoscenza della lingua italiana; |
|
80 ore di attività
didattica finalizzate al raggiungimento del livello A2 di
conoscenza della lingua italiana. |
Le azioni per l’accoglienza
Preme mettere in
evidenza l’importanza della fase di accoglienza e orientamento:
oltre ad accertare le competenze comunque acquisite dagli utenti in
ambito formale, informale e non formale, si dovrà pervenire alla
personalizzazione del percorso e al placement del corsista nei
moduli di apprendimento. Le azioni suggerite per l’accoglienza sono:
a) intervista guidata
per evidenziare eventuali competenze pregresse;
b) analisi della
documentazione prodotta dal corsista;
c) somministrazione di
prove linguistiche di posizionamento a partire dal livello pre-A1;
d) negoziazione del
percorso con l’interessato sulla base della valutazione degli esisti
delle azioni citate;
e) personalizzazione
del percorso e inserimento nei moduli.
Si sottolineano, al
riguardo, tre elementi forti:
-
la flessibilità e
il ricorso alla modularità nell’organizzazione dei corsi in
considerazione dell’utenza;
-
la
personalizzazione dei percorsi da proporre ai corsisti al
termine della fase di accoglienza e orientamento;
-
la predisposizione
di specifici moduli di apprendimento linguistico di livello
pre-A1 rivolti a persone analfabete o non scolarizzate nel paese
di origine.
Indicazioni metodologico-organizzative
Le Linee guida
forniscono altresì alcune indicazioni di carattere metodologico e
organizzativo-gestionale. Relativamente a quest’ultimo aspetto
vengono chiariti i compiti del personale docente e ATA:
a. Progettazione
b. Ricerca strumenti e
materiali, allestimento spazi
c. Accoglienza
d. Informazione
e. Ascolto
f. Documentazione.
Una prospettiva
qualitativa si ha allorché le Linee guida invitano i Centri a
utilizzare una pluralità di approcci nell’affrontare le sessioni di
civica al fine di favorire il coinvolgimento dei partecipanti per la
fruizione dei contenuti proposti. Si segnalano i seguenti:
|
utilizzare una
pluralità di canali nella comunicazione (oltre ai filmati,
riproduzioni scritte in sintesi, immagini, interazione verbale,
ecc.); |
|
sviluppare il
confronto interculturale (in relazione alla corrispondenza dei
contenuti proposti con la situazione di altri paesi); |
|
implementare i
contenuti proposti con esempi concreti, anche mediante immagini
e materiali appositamente selezionati o predisposti; |
|
predisporre una
cartellina in più lingue che comprenda materiali da utilizzare
al momento e/o da lasciare come promemoria o per consultazione
(indirizzi, telefoni, mappe/schemi, sitografie, ecc.); |
|
favorire la
narrazione biografica, partendo dall’esperienza di migrazione,
anche grazie alla presenza di mediatori; |
|
diversificare il
setting in più modalità dinamiche di gestione del gruppo
(accoglienza, fruizione filmati, conversazione, lavoro a
gruppi/coppie, testimonianze attive di immigrati con esperienza
di vita in Italia). |
In sintesi
La nota Miur di luglio
2013 apre nuovamente allo scambio richiedendo agli Uffici Scolastici
Regionali l’invio di osservazioni ed indicazioni per coadiuvare la
realizzazione delle azioni di integrazione.
Preme mettere in
rilievo come, a partire dal 2010 ossia in concomitanza con le nuove
disposizioni normative in materia di immigrazione, il MIUR abbia
affrontato in maniera molto approfondita la questione della
formazione linguistica degli stranieri adulti, ripensando
l’articolazione dei percorsi formativi in funzione della coesione
sociale e nella prospettiva dell’apprendimento permanente, favorendo
approcci tesi a facilitare il rientro in formazione di adulti a
bassa scolarità anche tramite la strutturazione di percorsi
flessibili e funzionali alle diverse realtà personali. È proprio sui
temi della sostenibilità, della flessibilità e della modularità che
sono chiamati a confrontarsi assieme ai CTP anche gli attori del
sistema non formale, terzo settore e no profit.