Farnetani: non servono. Oliverio Ferraris: dipende...
Compiti delle vacanze: da Tuttoscuola, 24.7.2013 Come sempre il dibattito sull’utilità o meno dei compiti delle vacanze raccoglie pareri discordanti. D’accordo con la 'bocciatura' dei compiti delle vacanze enunciata dal ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza nell’intervista a ''Il Messaggero'' si dichiara il noto pediatra di Milano, Italo Farnetani, che però va anche oltre. L'esperto, che da anni si batte contro questa 'condanna estiva' per gli studenti, dichiara all'agenzia Adnkronos Salute che "Le parole del ministro ben inquadrano l'inutilità pedagogica dei compiti delle vacanze, fatti meccanicamente e senza concentrazione (…). Ma io dico no anche alle letture 'imposte' o suggerite dagli insegnanti, perchè la lettura è una passione che va coltivata durante l'anno", insiste Farnetani. Secondo il pediatra in estate, per tenere la mente allenata, non serve aprire testi e quaderni. "Piuttosto che stare chino sui libri, è meglio che il ragazzo stia all'aria aperta, con gli amici, e dia spazio alla fantasia. Questo deve essere un periodo di relax e tranquillità, utile a ricaricare le pile, godere della bellezza della natura e del tempo libero con gli amici". Non la pensa così un’altra illustre studiosa, Anna Oliverio Ferraris, docente di psicologia dello sviluppo alla Sapienza di Roma, a cui giudizio "Lo spazio estivo è sicuramente il periodo più adatto per stimolare i ragazzi alla lettura, che va certamente incentivata e promossa. E il fatto che siano i docenti a fornire un elenco di letture consigliate è un ulteriore dato positivo''. Inoltre, sottolinea l'esperta, ''non va escluso a priori, a mio avviso, un carico di lavoro supplementare, magari per quegli studenti che hanno necessità di colmare lacune o essere sollecitati ad un impegno maggiore e costante". Il confronto sull’argomento, come sempre, è vivace, e meriterebbe di essere adeguatamente approfondito. Speriamo che non resti una chiacchiera di mezza estate. |