TFA Speciali, PAS:
i commi del decreto denunciati e contestati

 Cristina Pipitone Cervelliamo, 10.7.2013

Dalla pubblicazione tanto attesa della bozza del decreto contenente le modifiche apportate all’art. 15, cc. 1bis, 1 ter e 16bis del D. M. 249/10 dal Regolamento n. 81 del 25 marzo 2013 relativo ai corsi PAS (ex TFA speciali), diversi sindacati (e docenti) hanno contestato il contenuto e minacciato o avviato ricorsi.
Quali sono i commi del decreto considerati illegittimi o ingiusti?

L'anief avvia il ricorso per gli esclusi

PAS: Slitta la presentazione della domanda

I commi contestati

1-bis. Fino all’anno accademico 2014-2015, gli atenei e le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica sedi dei corsi biennali di secondo livello a indirizzo didattico di cui al decreto del Ministro dell’universita’ e della ricerca 28 settembre 2007, n. 137, purche’ sedi di dipartimenti di didattica della musica, e al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 7 ottobre 2004, n. 82, istituiscono e attivano percorsi formativi abilitanti speciali definiti dalla tabella 11-bis allegata al presente decreto e che ne costituisce parte integrante, finalizzati al conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado e destinati ai soggetti di cui al comma 1-ter, nonche’ i percorsi di cui al comma 16-bis relativi alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria. 
 
1-ter. Ai percorsi di cui al comma 1-bis possono partecipare i docenti non di ruolo, ivi compresi gli insegnanti tecnico pratici, che, sprovvisti di abilitazione ovvero di idoneita’ alla classe di concorso per la quale chiedono di partecipare e in possesso dei requisiti previsti al comma 1, abbiano maturato, a decorrere dall’anno scolastico 1999/2000 fino all’anno scolastico 2011/2012 incluso, almeno tre anni di servizio in scuole statali, paritarie ovvero nei centri di formazione professionale. Il servizio prestato nei centri di formazione professionale riconducibile a insegnamenti compresi in classi di concorso e’ valutato solo se prestato per garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009. Ai fini del presente comma e’ valido anche il servizio prestato nel sostegno. Gli aspiranti che abbiano prestato servizio in piu’ anni e in piu’ di una classe di concorso optano per una sola di esse, fermo restando il diritto a conseguire ulteriori abilitazioni nei percorsi ordinari di cui al comma 1. Ai fini del raggiungimento dei requisiti previsti dal presente comma e’ valutabile il servizio effettuato nella stessa classe di concorso o tipologia di posto, prestato per ciascun anno scolastico per un periodo di almeno 180 giorni ovvero quello valutabile come anno di servizio intero, ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124. Il suddetto requisito si raggiunge anche cumulando i servizi prestati, nello stesso anno e per la stessa classe di concorso o posto, nelle scuole statali, paritarie e centri di formazione professionale. 

16-b
is. Sono ammessi al percorso di cui al comma 16, senza la necessita’ di sostenere la prova di accesso, i soggetti ivi contemplati in possesso dei requisiti di servizio previsti dal comma 1-ter, relativi alla scuola dell’infanzia ovvero primaria. Ai fini del raggiungimento dei requisiti di servizio richiesti si possono cumulare gli anni di servizio prestati nella scuola dell’infanzia con quelli prestati nella scuola primaria. L’aspirante opta per il percorso relativo alla scuola dell’infanzia o per quello relativo alla scuola primaria.