Tfa speciali, ancora tanti punti contesi

di A.G. La Tecnica della Scuola 4.7.2013

Secondo i sindacati permangono diverse questioni aperte, oltre a quella della validità del 2012/13 tra i requisiti d’accesso: dal numero massimo di assenze consentite, al momento solo il 10%, alla necessità di chiedere le 150 ore di permesso studio, dalla possibilità di scegliere la regione a quella di valutare i servizi prestati nello stesso anno in insegnamenti diversi. Cambia la denominazione dei corsi: d’ora in poi si chiameranno “Percorsi Speciali Abilitanti”.

Se l’approdo in Gazzetta Ufficiale del decreto dirigenziale sull’attivazione dei Tfa speciali è solo questione di ore, lo stesso non si può dire su alcune problematiche sullo stesso tema ancora tutte da risolvere. Oltre alla validità dell'anno in corso tra quelli utili al raggiungimento delle tre annualità minime per accedere ai corsi, al momento non prevista, i sindacati hanno fatto presente una serie di punti su cui il Miur sarà ora chiamato a lavorare.

La Gilda degli insegnanti, ad esempio, ha “chiesto di consentire un massimo di assenze giustificate del 20% (ora sono al 10%), che potranno essere recuperate tramite attività on-line”. Inoltre, “non essendo previsto alcun esonero dal servizio”, sempre il sindacato autonomo ha “chiesto di riaprire i termini per la presentazione delle domande del diritto allo studio (150 ore) o comunque di agevolare la frequenza ai corsi”. E, infine, sempre la Gilda ha detto ai dirigenti dell’amministrazione che è il caso “di dare libertà di scelta della regione nella quale presentare la domanda” (al momento viene assegnata d’ufficio quella dove si presta servizio).

La Uil Scuola, dal canto suo, ha fatto sapere che sino all’ultimo si adopererà per “il riconoscimento dell'anno scolastico in corso ai fini dell'accesso ai corsi. Su questo aspetto – spiega il sindacato Confederale - il Miur ritiene che si possa intervenire solo successivamente, in sede legislativa, apportando le necessarie integrazione al regolamento. Il Miur ritiene che, se saranno rispettati i tempi di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le domande dovrebbero essere presentate a cavallo dei mesi di luglio e agosto e i corsi potrebbero partire già dal mese di novembre prossimo”. La Uil ha chiesto, inoltre, sempre “ai rappresentanti del ministero di mettere in atto tutte le procedure necessarie nei tempi più brevi possibili per garantire l'attivazione dei corsi nei tempi più brevi possibili”.

Dopo aver preso atto con soddisfazione che nella bozza finale del decreto sui Tfa speciali è prevista “l'attivazione per tutti gli insegnamenti (inclusi gli ITP e Strumento musicale) e l'eliminazione della prova preselettiva paventata dal Ministro Profumo”, la Flc-Cgil ha confermato che “dal momento della pubblicazione di questo provvedimento decorreranno i 30 giorni per presentare al domanda via web attraverso le istanze on-line”.

Il sindacato guidato da Pantaleo ha detto che però “restano aperte le questioni relative all'inserimento dell'anno in corso ai fini della partecipazione, della possibilità di organizzare i corsi per un triennio (essendo saltato l'a.a. 2012/13) e la possibilità di valutare anche servizi prestati nello stesso anno scolastico in più insegnamenti diversi”.

Il sindacato di via Leopoldo Serra, inoltre, “ritene che per parlare di formazione iniziale e reclutamento ci voglia la materia prima: i posti per le stabilizzazioni. È necessario perciò che ora che si apra al più presto col Ministero l'interlocuzione sul sistema di reclutamento e sul piano di stabilizzazioni per dare adeguata risposta alle legittime aspettative sia di coloro che sono già nelle graduatorie (ad esaurimento e concorsuali) sia di coloro che hanno affrontato e affronteranno i percorsi di abilitazione ordinari e speciali”.

Un’ultima annotazione: d’ora in poi sarà anacronistico chiamare questi corsi Tfa. All’interno del decreto in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale vengono infatti definiti Psa, che sta per Percorsi Speciali Abilitanti.