Ebook e app cambieranno l’editoria scolastica? di Aldo Domenico Ficara, La Tecnica della Scuola 20.7.2013 Se una buona percentuale di studenti Usa ha espresso poco interesse per i libri di carta, il 39% si è espresso a favore, ma soprattutto circa 1 su 5 non ha espresso preferenza
Un sondaggio eseguito presso gli studenti dal prof. Mark Kerrigan
della Greenwich University, evidenzia una serie di rilevazioni
interessanti. Infatti, se è vero che una buona percentuale (circa il
37%) di studenti intervistati ha espresso scarso interesse nei
confronti del libro cartaceo e quindi una preferenza chiara verso
l’editoria digitale, sono di più (il 39%) coloro che si sono
espressi a favore del libro di carta, e soprattutto circa 1 su 5,
sono coloro che non hanno espresso preferenza in nessun senso. Segno
che probabilmente i cardini della questione si trovano da un’altra
parte. Quindi i cardini della questione passano dalla dualità cartaceo/digitale alla minore o maggiore accessibilità dei contenuti in rete sotto un profilo squisitamente economico. Si ricorda che è errato confondere un qualunque documento in formato digitale con un eBook, dato che l'eBook non si limita a presentare la sostanza del documento cartaceo ma cerca anche di replicarne la forma, in modo da rendere la lettura il più possibile simile a quella che si avrebbe sfogliando le pagine di un libro. Da ciò deriva che tutte le azioni che in un normale libro cartaceo sono immediate e scontate, come ad esempio lo scorrere le pagine o l'inserimento di un segnalibro, possono essere emulate dal software del dispositivo di lettura. Inoltre si ricorda che con l’app gratuita iTunes U su iPad tutti i materiali dei corsi scolastici sono sempre a portata di mano degli studenti, che possono seguire lezioni, leggere eBook, guardare video e restare al passo coi compiti. E se mandi un messaggio o un aggiornamento, gli studenti ricevono una notifica push con le nuove informazioni. |