Basta, non ne possiamo più

di Reginaldo Palermo, La Tecnica della Scuola 25.7.2013

Basta, non ne possiamo piùDiciamo basta a questo continuo stillicidio di dichiarazioni ed esternazioni su questioni del tutto marginali (compiti delle vacanze, centri estivi e così via). Chi governa il sistema scolastico e chi ha responsabilità politiche deve occuparsi di questioni serie.

Non ne possiamo davvero più.

E questa volta diciamo basta.

La vacuità delle dichiarazioni che si stanno susseguendo su questa o quella questione riguardante il mondo della scuola ci sta davvero sconfortando e irritando.

L’ultima, in ordine di tempo, è la trovata dell’onorevole Elena Centemero che suggerisce al ministro Carrozza di valutare la possibilità che le scuole restino aperte anche durante il periodo estivo.

Trovata, per la verità, che sta scritta persino in un emendamento al “decreto del fare” proposto dal deputato leghista Gianluca Buonanno (15 giorni di lavoro obbligatorio nei centri estivi).

Senza dimenticare la sortita del ministro Carrozza sulla questione dei compiti delle vacanze (ma è compito di un Ministro della Repubblica occuparsi di simili quisquillie?)

Crediamo che a questo punto non sia possibile fare finta di nulla quasi che simili esternazioni siano un male necessario.

Francamente noi non ci stiamo e diciamo chiaro e tondo che la politica deve smetterla di perdere tempo a parlare di sciocchezze e deve occuparsi di qualcosa di serio.

Non pretendiamo, per carità, che si parli di un vero piano di interventi per la valorizzazione della scuola e dei docenti (in campagna elettorale il Ministro aveva detto che il sistema scolastico ha bisogno di investimenti pari al 6% del PIL), ma che almeno si affrontino seriamente i problemi più urgenti (non li elenchiamo neppure perché i nostri lettori li conoscono fin troppo bene).

O, per rimanere alla cronaca di questi giorni: perché chi governa la scuola non si preoccupa di far cessare questi estenuanti stop and go sui PAS?

Forse perché la soluzione del problema dei PAS non garantisce le prime pagine dei quotidiani mentre una dichiarazione (inutile) sui compiti delle vacanze assicura una bella “pagina” anche sui TG nazionali?

A pensare male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca.