Uno studente su cinque abbandona gli studi

  Corriere dell'Università Job, 9.7.2013

Abbandono scolastico Quasi uno studente italiano su cinque non porta a termine gli studi. Il Ministero dell’Istruzione conferma gli allarmanti dati, scaturiti dalle statistiche OCSE, relativi al fenomeno della dispersione scolastica, che in Italia si attesta attorno al 17,6%. Il fenomeno dell’ “early school leaving” interessa più gli uomini (20, 5%) che le donne (14,5%) ed è generalmente più diffuso al Mezzogiorno (con punte del 25,8% in Sardegna e del 21% in Campania). Tuttavia, data la maggiore capacità delle regioni più industrializzate di assorbire manodopera non qualificata, la prospettiva dell’abbandono precoce della scuola può risultare una prospettiva allettante anche al Nord . Si abbandona più durante le superiori, con il picco massimo che si colloca tra il secondo ed il terzo anno.

Molteplici possono essere le ragioni che sono a monte della scelta di abbandonare la scuola: un contesto sociale o familiare disagiato, la mancanza di fiducia nelle prospettive future, difficoltà economiche ma anche carenze delle istituzioni scolastiche.

Guardando al contesto europeo, i dati OCSE rivelano che la dispersione scolastica si attesta in media attorno al 12% in tutta l’area. Nella classifica dei paesi virtuosi, il Bel Paese si colloca nella quartultima posizione, davanti a Spagna e Portogallo ma dopo la Grecia. Ben lontani sono gli obiettivi, fissati dalla Commissione europea, di un tasso di dispersione non superiore al 10%, da raggiungere entro il 2020.

Sebbene negli ultimi dodici mesi vi sia stato un lieve miglioramento, la strada è ancora lunga ed irta di difficoltà. Servono politiche ed incisive ed una chiara strategia in tal senso. Il Ministro della Pubblica Istruzione Maria Chiara Carrozza ha parlato, davanti a Camere riunite, di una “politica di lungo respiro”. Tali auspicabili interventi dovrebbero anche essere repentini, dato l’elevato rischio di abbandono che, complice la crisi, colpisce con sempre maggiore vigore la scuole italiane.