Tfa speciali, ordinari e concorso scuola: Dottor Tecnologia 23.6.2013 Nonostante il tumultuoso avvio di un primo ciclo di Tirocinio Formativo attivo, tutto ora sembra bloccato in una fase di stallo: il Ministro dell’istruzione, in una videochat del 10 giugno ha candidamente dichiarato che sulla questione “ci penserà a settembre”; visto e considerato che il dossier non è stato neppure visionato, i TFA speciali attendono un decreto che avrebbe dovuto già essere valido da questo mese, ma che allo stato dell’arte è ancora incerto. Il problema resta ancora aperto in un settore in cui il vuoto normativo di questi tempi suscita grandi speranze in quei docenti che vengono estrapolati dalle graduatorie di istituto anche se non posseggono alcuna abilitazione. Si evince dunque che le parole del Ministro paiono quantomeno irriguardose verso chi ha studiato e lavorato affinchè potesse inserirsi a pieno titolo nel mondo della scuola. Al momento entrambi i Tirocini formativi attivi ordinari e speciali sembrano galleggiare in un limbo di incertezza paludosa. I TFA ordinari sono validi per chiunque sia in possesso del titolo di studio: il dm 249/10 dovrebbe essere modificato accordando la programmazione dei posti disponibili ogni anno scolastico sulla base del fabbisogno dichiarato dalle scuole tenuto anche conto del personale docente assunto con contratto a tempo determinato sui posti non vacanti ma disponibili. Questo fabbisogno potrà poi essere aumentato sino al 30% per provvedere altresì alle esigenze delle scuole paritarie e per garantire anche copertura agli insegnamenti nei corsi di formazione professionale istituiti dalle regioni italiane. I TFA speciali sono riservati a coloro che possono avvalersi anche di determinati servizi di requisiti e per la loro situazione si attende per i prossimi giorni la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La pubblicazione dei decreto però non vuol dire molto se non verranno banditi i test a livello nazionale insieme a corsi adeguati. Anche stavolta il Ministero non ha esaminato questi passaggi e la programmazione che doveva istituire i corsi di giugno e’ stata annullata.. A tutto questo si aggiunge un’altra questione. Le commissioni del concorso scuola bandito dall’ex ministro Profumo, sono carenti di docenti, perchè c’è chi , come i commissari rinunciano e nessuno vuole rimpiazzarli in cambio di una retribuzione esigua. E’ il caso eclatante di una professoressa di Palermo che ha reso pubblica la pressante richiesta ricevuta da parte dell’ufficio scolastico regionale, affinchè facesse parte della commissione di latino nell’ambito del concorso; si chiedeva dunque alla professoressa di dare la sua disponibiltà per “spirito di servizio” consapevoli del ridicolo guadagno in cambio del lavoro svolto. Infatti per ogni candidato ascoltato, il commissario percepirà 50 centesimi e considerata la responsabilità di colui che viene chiamato a giudicare e valutare, senza tralasciare la possibilità reale che il concorso finisca in Tribunale, questo pare proprio un grave affronto per tutta la categoria. E’ di questi giorni la notizia che ora anche la Toscana rinvierà le prove orali per ogni concorso. Resta dunque il rammarico e l’amarezza per gli 11.542 vincitori del concorso che non sanno se potranno entrare in servizio all’apertura del prossimo anno scolastico il prossimo primo settembre. |