Lo strano caso della super-professoressa
di educazione fisica

di Lucio Ficara La Tecnica della Scuola 24.6.2013

Nelle scuole italiane capita di tutto: persino che ci siano insegnanti che in un anno riescono a mettere insieme 180 ore di sostituzioni di colleghi assenti.

É incredibile ma vero: si tratta di una storia di cattiva gestione del Fis, dove una docente di scienze motorie avrebbe ricevuto il pagamento di 180 ore, eccedenti il regolare orario di servizio settimanale.

Una storia da guinness dei primati: la super professoressa, facendo qualche calcolo a tavolino, avrebbe lavorato per almeno 30 ore settimanali, percependo , dal fondo d’istituto, un faraonico compenso.

Per capire come la docente possa essere arrivata ad un monte orario di servizio così spropositato , bisogna dire che svolgeva attività complementari di educazione fisica approvate regolarmente nel pof , che sono note in molte scuole anche con il nome di attività di gruppo sportivo o attività di avviamento alla pratica sportiva, in orario eccedente le 18 ore cattedra e per 6 ore settimanali come previsto dall’art. 87 del CCNL 2006-2009.

Oltre queste 6 ore aggiuntive, la docente nell’orario di servizio settimanale antimeridiano settimanale aveva dato disponibilità ad altre 6 ore di servizio per sostituire i docenti indisponibili, ai sensi dell’art.25 del CCNL scuola del 1995.

A vedere l’informativa successiva dell’utilizzo del fondo d’istituto consegnato ai sindacati , emerge che la docente, tra attività complementari di avviamento alla pratica sportiva e le ore eccedenti mattutine, ha lavorato oltre le 18 ore settimanali per altre 12, cosa ritenuta legittima dagli uffici di coordinamento di educazione fisica della provincia in cui è sita la scuola di questo curioso caso . É emerso anche che ha sempre svolto per tutto l’anno, quando era presente, le ore eccedenti di sostituzione dei colleghi assenti, totalizzando la bella cifra di 180 ore eccedenti realmente svolte in 29 settimane di presenza a scuola. Bisogna ricordare che l’art.87 del CCNL scuola dice che, le ore eccedenti le 18 settimanali, svolte dal personale insegnante di educazione fisica nell’avviamento alla pratica sportiva, sono effettuabili, fino ad un massimo di 6 settimanali.

Ricapitolando quanto detto, la docente oltre le 24 ore settimanali, tra orario cattedra e 6 ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi, ha cumulato anche 6 ore pomeridiane di attività per l’avviamento alla pratica sportiva. Bisogna dire che le 6 ore eccedenti l’orario cattedra svolte per l’attività complementare per l’avviamento alla pratica sportiva sono state pagate dalla scuola con risorse specifiche accreditate dall’ambito territoriale alla scuola stessa, mentre le 6 ore eccedenti per le sostituzioni sono pagate con il Fis.

Ma sta proprio in questo ultimo pagamento l’interrogativo curioso che i sindacati si sono posti: come ha fatto la bravissima docente ad accumulare 180 ore eccedenti per le sostituzioni ai colleghi assenti in 29 settimane di sua effettiva presenza a scuola? Se caso mai avesse fatto l’en plein delle sostituzioni, ma crediamo che questo sia francamente impossibile, ne avrebbe potute fare almeno 6 di meno. Questo è il caso di una docente di educazione fisica che per 8 mesi ha svolto 30 ore settimanali e le avute pagate tutte, anche quelle in cui è stata assente.

Una storia curiosa che è di monito a tutti i docenti, nel momento in cui arriva un ministro e pensa che sia possibile aumentare l’orario di servizio dei docenti, visto che ci sono le super insegnanti che riescono a svolgere 30 ore settimanali di servizio.