Carrozza: recuperare risorse
e spenderle meglio

di P.A. La Tecnica della Scuola 15.6.2013

Carrozza: recuperare risorse e spenderle meglio"Bisogna recuperare risorse per la scuola e spenderle anche meglio": lo ha sottolineato la ministra della Pubblica istruzione Maria Chiara Carrozza, intervenendo al convegno “Ripartiamo dalla scuola per cambiare il paese”, organizzato a Firenze dal gruppo del Pd del Consiglio regionale della Toscana

E poi ha aggiunto: "Il rilancio della scuola è una sfida fondamentale per l'Italia", sostenendo che è giunto il momento di ripartire con gli investimenti nell'istruzione dopo anni di tagli.

Ma la ministra ha pure precisato: ''Piano piano vogliamo riportare la scuola al centro delle strategie del Governo, anche in funzione dell'occupazione giovanile''. ''In particolare, è necessario puntare sull'alternanza scuola-lavoro, le scuole professionali e su tutti i percorsi che vedono uno scivolo verso il lavoro. Dobbiamo vedere la scuola come uno strumento per l'occupazione''.

Secondo la ministra ''bisogna definire le priorità e individuare una serie di interventi per la scuola''. ''Ne stiamo discutendo con il Cdm e con il ministro dell'Economia''.

Maria Chiara Carrozza si è anche soffermata sul tema dell'edilizia scolastica sottolineando come "dal bando, all'assegnazione, al cantiere occorre troppo tempo: bisogna velocizzare il processo per l'edilizia scolastica''.

''Stiamo lavorando da una parte alla semplificazione e alla sburocratizzazione del processo, per gestire i finanziamenti che sono già stati dati''. In quest'ottica la ministra Carrozza ha precisato che il ministero intende agire anche con ''il fondo unico per una gestione che favorisca anche i piccoli Comuni, per svolgere i lavori''. Dall'altro lato, ha detto ancora, ''stiamo pensando a una valutazione dei fondi immobiliari, e, con la presidenza del Consiglio, ad una misura di finanziamento alle nuove scuole attraverso la Banca europea degli investimenti''.

Sulla ricerca, infine, la ministra ha dichiarato: ''Non possiamo non avere un piano nazionale per la ricerca che definisca le strategie'' e l'Italia deve attivarne uno ''per capire quali sono le necessità del nostro paese''. ''Dobbiamo investire poi sui ricercatori - ha aggiunto - e capire se riusciamo ad uscire dalla logica del blocco del turn over che penalizza troppo l'università, la ricerca e anche la scuola''.

Nell'ambito dello stesso convegno è intervenuta anche il vicepresidente della Regione Toscana, con delega all'istruzione, Stella Targetti.