La Carrozza rilancia scuola e università:

"Recupero degli edifici e piano assunzioni"

Intervento del ministro dell'istruzione di fronte alle commissioni Cultura di Camera e Senato: un lungo discorso programmatico apprezzato dai sindacati. Tra le priorità: più autonomia alle scuole, la lotta alla dispersione scolastica e più fondi agli atenei

di Salvo Intravaia, la Repubblica 6.6.2013

ROMA - Scuola, università e ricerca di nuovo in primo piano. È questo il senso del discorso appena concluso del ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, nel corso di un'audizione congiunta nelle commissioni Cultura di Camera e Senato. Un intervento che ha ricevuto parole di apprezzamento da sindacati e dal Pd.

Per la scuola il ministro intende rilanciare il patrimonio edilizio scolastico italiano attraverso una maggiore attenzione alla manutenzione ordinaria e straordinaria e, nei casi di edifici irrecuperabili, a nuove costruzioni. Lo scopo è consentire lo svolgimento delle attività scolastiche in luoghi sicuri.

Ma con quali soldi? "Stiamo per avviare un approfondimento con importanti istituzioni finanziarie internazionali (la Banca Europea per gli Investimenti e la Banca di Sviluppo del Consiglio di Europa) per verificare la possibilità di un intervento straordinario di queste due istituzioni". Per il ministro è anche "necessario dare sviluppo e sostegno all'autonomia delle scuole".

Sul versante del personale scolastico è previsto un nuovo piano triennale di assunzioni, ma anche una valutazione "che non deve essere visto come una volontà di 'dare la pagella' ai professori o ai dirigenti scolastici, ma come necessità da parte della scuola stessa di verificare gli esiti rispetto ad obiettivi definiti congiuntamente". E nuove risorse per incrementare gli stipendi e per il nuovo contratto, scaduto dal 2009. Occorre inoltre intervenire, secondo il ministro, sull'enorme dispersione scolastica che ancora affligge il sistema scolastico nazionale attraverso "l'aumento del tempo scuola e potenziamento della scuola dell'infanzia e delle sezioni primavera" e il potenziamento "dell'istruzione tecnico-professionale, raccordando i sistemi di istruzione, formazione e lavoro".

Fronte universitario: priorità è rimpinguare il Fondo di finanziamento ordinario degli atenei, che è stato decurtato in pochi anni del 15 per cento, con 300 milioni e "implementare strumenti, regole e incentivi che stimolino le università all'autofinanziamento".

Serve inoltre "sostenere il percorso di internazionalizzazione delle università", lanciare una "vera autonomia responsabile" e un "Piano straordinario nazionale reclutamento ricercatori". Mentre sul fronte studentesco vanno incrementati gli investimenti per le residenze universitarie e i fondi per il diritto allo studio universitario.

Il rilancio della Ricerca scientifica passa invece attraverso nuove risorse e attraverso "la creazione di un sistema nazionale della ricerca" e per farlo occorrono "un'incisiva semplificazione normativa e procedurale, il potenziamento e l'ammodernamento dei sistemi tecnologici e la trasparenza dell'azione amministrativa".