Bonus maturità,
il ministro punta a una semplificazione

da Tuttoscuola, 3.6.2013

“Sui bonus maturità ci sono molte discussioni, ma il mio obiettivo è quello di semplificare la normativa rispettando i principi”: lo ha detto Maria Chiara Carrozza, ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, a Buti (Pisa) nell'ambito della consegna della Costituzione ai diciottenni del posto, a proposito dei bonus maturità che, secondo alcuni, creerebbero disparità tra regione e regione, ma addirittura tra istituto e istituto.

“Ho ereditato il provvedimento e sto cercando di capire – ha proseguito - sto ricevendo tantissimi appelli e lettere di giovani su questo tema, la cui normativa deve essere semplificata, altrimenti ci esponiamo a discussioni. Il ministero dell'Istruzione è pieno di ricorsi e controversie, alle quali si risponde superando i cavilli e provando a rendere il sistema molto più semplice”.

Proprio ieri l'Unione degli universitari e la Rete degli studenti avevano criticato il sistema dei bonus maturità, affermando che i criteri di valutazione per ottenere i bonus, previsti dalla normativa voluta dall'ex ministro Profumo, incideranno pesantemente sul punteggio finale del test.

"Non soltanto serve un voto dall'80 al 100 centesimi per avere dai 4 ai 10 punti - aveva denunciato Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Udu - va anche equiparato il voto di diploma alla media dei voti presi nello stesso istituto scolastico nell'anno accademico 2011/2012 e non nell'anno in cui si è conseguito il diploma". Le due organizzazioni studentesche avevano quindi sottolineato come già dalle tabelle pubblicate dal Ministero si evinca una disparità non solo tra città diverse, ma anche tra istituti della stessa città. "Queste discriminazioni, sommate all'anticipo dei test a luglio e al sempre ostico sistema di risposte a crocette, scoraggiano sempre più gli studenti e impediscono loro di accedere alla facoltà scelta" aveva detto Orezzi. "L'esame di Stato già di per sé ha tantissimi problemi, e spesso e volentieri non riesce minimamente a valutare correttamente gli studenti per quel che vale il loro percorso di studi. Dare una ulteriore importanza al voto di Maturità rende questa ingiustizia ancora più grande e stabilisce delle nuove barriere al mondo della conoscenza, che già non è un mondo aperto a tutti" aveva aggiunto Daniele Lanni, portavoce della Rete degli Studenti Medi.