Sostegno: prima compensare
poi stabilizzare

da Tuttoscuola, 17.6.2013

Prima di ottenere la stabilizzazione in organico di diritto di 90 mila degli attuali 101.000 docenti di sostegno (una quantità che corrisponde all’89% di tutti i posti di sostegno attivati quest’anno nelle scuole statali, compresi gli spezzoni ricondotti a cattedra piena), il ministro Carrozza dovrà compiere o, quanto meno, avviare, l’azione di compensazione tra i territori che è mancata in questi ultimi cinque anni.

La legge finanziaria 2008, per realizzare l’obiettivo della stabilizzazione del sistema, aveva previsto tra l’altro la compensazione tra i territori. In rapporto al numero di alunni disabili presenti, vi erano regioni con un maggior numero di docenti di sostegno; altre, invece, con una minore quantità di sostegni. L’obiettivo fissato dalla legge era quello di pervenire ad un rapporto generale di un due alunni disabili per ogni docente di sostegno.

La media nazionale è arrivata attualmente a questo rapporto di 2 a 1, ma vi sono territori regionali dove il rapporto è ben lontano da quanto voluto dalla legge, perché la prevista compensazione tra territori non è avvenuta: chi ha avuto ha avuto..

Non si tratta di briciole, perché, ad esempio, in Lombardia (31.327 alunniH e 13.645 docenti per un rapporto di 2,30), se si fosse realizzato il rapporto di 2 a 1, ci dovrebbero essere oggi 2.010 posti di sostegno in più; nel Lazio (23.405 alunni e 9.873 docenti, rapporto 2,34) ci dovrebbero essere 1.823 posti in più. Per contro, in Campania (22.595 alunni e 13.261 docenti, rapporto 1,80) ci dovrebbero essere oggi 1.970 docenti di sostegno in meno; in Puglia (14.632 alunni e 8.672 docenti, rapporto 1,69) 1.360 in meno, in Sicilia 1.234 in meno, e così via.

Prima, dunque, di stabilizzare in organico di diritto, il ministro dovrebbe perequare le situazioni procedendo alla compensazione mancata.