C.M. 48/2012: Istruzioni a carattere permanente
per gli esami di Terza media

di Giovanni Sicali, La Tecnica della Scuola 11.6.2013

Una nuova circolare sugli esami di licenza media, ma tutto resta disciplinato dalle precedenti istruzioni. Ecco una breve sintesi

Se l’O.M. 21/5/2001, n. 90 “Norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore”, si può considerare la “madre” di tutta la normativa successiva , da quest’anno acquista importanza basilare la C. M n. 48 del 31/5/2012 sugli esami di Licenza media. Si aspettava una circolare nuova, ed invece il direttore generale C. Palumbo con la Nota del 5/6/2013 ha fatto sapere che da quest’anno “lo svolgimento dell’esame di Stato al termine della scuola secondaria di I grado resta disciplinato dalle istruzioni fornite con la C.M. 48 del 31/5/2012, contenente indicazioni a carattere permanente”, che è come dire: donec aliter provideatur.

Le modalità di conduzione delle prove d’esame di Stato del I ciclo di istruzione resteranno quindi invariate secondo un rituale anaforico: l’ammissione dei candidati interni e dei privatisti, il calendario delle prove (specie quella a carattere nazionale), il colloquio pluridisciplinare (cosa ben diversa da “interrogazione” sulle singole materie), la certificazione delle competenze, la pubblicazione dei risultati e il rilascio dei diplomi e certificati sostitutivi.

Per la prova nazionale 2013 occorre seguire il nuovo “Allegato Tecnico” come sempre a cura dell’Invalsi. In verità, rispetto allo scorso anno, quell’Ente di diritto pubblico (D.L.vo 286/2004) ha apportato solo lievi modifiche procedurali sulla tempistica, l’esecuzione, la correzione, la trasmissione dati, ecc. (pp. 4-6 del pdf). Quella prova, che per molti ragazzi costituisce uno spauracchio, è ormai entrata nel sistema da anni, temuta e accettata, criticata o apprezzata.
Ci siano consentite tre postille critiche:

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La prova concorre alla valutazione dell’esame in modo oggettivo (DPR 122/2009), con un peso predeterminato che i docenti non possono modificare in alcun modo. Meglio sarebbe escluderla dalla valutazione delle prove d’esame, considerato anche che le due discipline (Italiano e Matematica che la compongono) sono già oggetto di prova scritta e orale nello stesso esame.

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I limiti di quella prova non risiedono tanto nei suoi contenuti, bensì nell’uso che di essa se ne fa e del peso che ha nell’economia dell’esame.

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La prova nazionale, come oggi avviene “vale” anche per la rilevazione degli apprendimenti e dovrebbe avere valore a se stante per la valutazione del sistema scolastico e l’autovalutazione d’istituto. Potrebbe quindi essere anticipata a maggio.