Scuola, nuovo piano triennale di Claudio Tucci Il Sole 24 Ore, 6.6.2013 Interventi di sistema, con priorità per edilizia scolastica e sviluppo e sostegno dell'autonomia delle scuole. Interventi specifici, come valorizzazione dei docenti; e garantire apprendimenti di qualità per gli studenti. E «segnali d'attenzione immediati per i precari»: con un nuovo piano triennale di assunzione in ruolo per il 2014-2017, «periodo per il quale è previsto un turn-over complessivo di 44mila unità».
Il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha illustrato
dinnanzi alle commissioni Istruzione e Cultura di Senato e Camera le
linee programmatiche su scuola, università e ricerca. L'annunciato
piano di nuove assunzioni per i precari si svolgerà «garantendo il
giusto equilibrio tra assorbimento del personale precario e concorso
pubblico».
Parlando di scuola, il ministro ha ribadito la necessità di arrivare
a un canale unico di finanziamento per l'edilizia soolastica,
sottolineando anche la necessità di un meccanismo «che consenta agli
enti locali di poter spendere, derogando, per queste spese, ai
vincoli di finanza pubblica». Carrozza ha poi detto di ritenere
«improcrastinabile» un intervento di ripristino dei 300 milioni di
euro a valere sul Ffo (Fondo di finanziamento ordinario) delle
Università statali a partire dal 2013; e ha parlato di «priorità
strategica» la necessità di prevedere «da subito un Piano
straordinario nazionale reclutamento ricercatori», con bando
nazionale, «che di fatto si configura come l'estensione a una nuova
categoria (i candidati attivi in Italia) del Programma per giovani
ricercatori Rita Levi Montalcini», attualmente riservato a studiosi
attivi all'estero.
Parlando ancora di scuola, se arrivare all'organico funzionale viene
indicato come obiettivo di «medio periodo», il ministro ha detto di
voler dare maggior sostegno finanziario all'autonomia scolastica.
Dal 2007, infatti, le scuole dispongono di un budget per il loro
funzionamento ordinario molto ridotto, in media di 8 euro per
alunno. Dal 2004 il fondo ordinario è andato diminuendo fino ad
azzerarsi del tutto nel 2009, per poi aumentare lentamente e
stabilizzarsi alla quota poco più che simbolica di 8 euro per
alunno. L'intenzione di Carrozza è quella di «proporre di portare
gradualmente nel corso del prossimo triennio la quota ad alunno da 8
a 20-25 euro utilizzando a questo scopo anche le economie derivanti
dai nuovi appalti per il servizio di pulizia delle scuole» Il ministro ha anche indicato due ulteriori punti su cui «poter lavorare»: la revisione delle norme che prevedono l'inquadramento dei docenti inidonei nei profili di assistente amministrativo e tecnico; e una «normativa integrativa» della riforma pensionistica che consenta una deroga, in considerazione della specialità del comparto scuola, al fine di permettere al personale scolastico che avesse maturato i requisiti previgenti nell'anno scolastico 2011/2012 di andare in pensione nell'anno scolastico successivo secondo la precedente normativa. |