Scuola, nuova sfida della Carrozza
«Cambierò l’esame di maturità»

«BISOGNA ripensare sia l’esame di maturità sia l’ultimo anno delle superiori». Il ministro dell’Istruzione, alla vigilia dell’inizio degli esami di fine corso, invia un pensiero agli studenti e, insieme, annuncia cambiamenti. Peraltro, secondo Maria Chiara Carrozza, è importante che i giovani affrontino questa prova «pensando a che ...

Silvia Mastrantonio, Quotidiano.net 15.6.2013

ROMA
«BISOGNA ripensare sia l’esame di maturità sia l’ultimo anno delle superiori». Il ministro dell’Istruzione, alla vigilia dell’inizio degli esami di fine corso, invia un pensiero agli studenti e, insieme, annuncia cambiamenti. Peraltro, secondo Maria Chiara Carrozza, è importante che i giovani affrontino questa prova «pensando a che cosa si vuol fare dopo. Ecco perché — ha insistito il ministro — è decisivo che il nostro Paese investa sull’orientamento». «Vedo — ha aggiunto a margine di un convegno a Firenze — l’esame di maturità molto importante perché è una tappa fondamentale che ricorderanno per tutta la vita ma bisogna guardare al dopo».
Un ‘dopo’ a cui il ministro è molto attento e riguarda anche i rapporti scuola-lavoro. Per questo motivo ha anticipato di voler, piano piano «riportare la scuola al centro delle strategie del governo anche in funzione dell’occupazione giovanile». E poi, tanti progetti.

SE LA COMMISSIONE appena nominata da Carrozza sta lavorando su come modificare sia l’esame di maturità sia i test di accesso universitari (il confronto si concluderà entro la fine di settembre), il ministro pensa all’edilizia scolastica (una priorità che punta anche alla velocizzazione dei processi), a reperire i fondi («ne stiamo ragionando con il ministro dell’Economia»), alla ricerca per la quale serve un piano nazionale. «L’Italia non può non averlo per definire le strategie della ricerca e capire quali siano le necessità del nostro Paese».

UN CARNET fitto di impegni che comprende le residenze universitarie e il riportare ordine nel sistema delle immissioni dei docenti. Dei Tfa si ragionerà da settembre in poi. Tutto questo tocca di striscio i maturandi e, ancora meno, i colleghi della terza media che in questi giorni stanno ultimando gli scritti e lunedì 17 giugno dovranno affrontare il temutissimo test Invalsi, prova nazionale multidisciplinare, che vale un sesto del voto finale complessivo. Gli studenti impegnati con gli esami di terza media sono circa 600mila. Un po’ meno, intorno ai 500mila, quelli che si cimenteranno con la Maturità. Per i ragazzi delle medie si passerà, a partire dalla prossima settimana, agli orali. I diciottenni, invece, esordiranno mercoledì con il tema di italiano per proseguire, giovedì 20 giugno, con il secondo scritto diverso per ogni ordine di studi. Il 24 giugno i cosiddetti «quizzoni», preparati dalle singole commissioni e poi a tutto ripasso verso gli orali. Con un po’ di tranquillità in più da quando il ministro ha deciso di rimandare a settembre i test di accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso.

IL PREDECESSORE Profumo, con un decreto emanato in aprile, aveva stabilito che le prove si svolgessero a fine luglio. Ora, invece, sono state decise per i primi di settembre secondo un calendario fissato dal Ministero. Allo stesso modo Carrozza ha deciso di rivedere il «bonus Maturità» che non sarà più calcolato in relazione ai voti finali conseguiti nella scuola dello studente l’anno precedente, ma sulla base dei voti attribuiti dalla commissione con cui il candidato ha effettuato le prove.