Il MIDA difende il merito
e risponde agli 800 baroni universitari

dal MIDA, 26.6.2013

Il MIDA (Movimento Insegnanti da Abilitare) si indigna nel leggere il comunicato rilasciato da 800 docenti universitari in cui i baroni sottoscrittori si oppongono all'avvio dei TFA Speciali parlando “di merito”. Ricordiamo a questi docenti “universitari” che gli insegnanti che si riconoscono nella nostra associazione sono DOCENTI LAUREATI il cui merito si è visto quando i loro colleghi UNIVERSITARI hanno riconosciuto loro il titolo di Dottore!

Ci si chiede il perché si spinga tanto per un test d'ingresso, che spesso vede vincitori, per una strana forma di merito alcuni docenti molto vicini alla casta baronale delle università! Allora ci si chiede “quale merito?” E' ora di finirla di insultare LAUREATI che con dignità, passione e umiltà svolgono il mestiere di insegnante pur senza abilitazione.

Adesso si vuol imputare gli insuccessi della scuola ai docenti che non sono in possesso di un titolo abilitante, ma si ricordino lor signori che: se sostenete che i vostri laureati sono immeritevoli,  vi state giudicando! Per cui spesso converrebbe tacere, fareste più bella figura.

Sarebbe bello poter avviare una procedura ispettiva in tutti quegli Atenei che hanno come protagonisti i sottoscrittori della petizione, soprattutto cercare di comprendere  quali meccanismi concorsuali vengono adoperati affinché un concorso possa essere superato. Ad ogni modo, poiché l’informazione è libera, programmi di denuncia come Report e Striscia la Notizia se ne sono ampiamente occupati, quindi non scopriremo nulla che non sia stato già scritto o detto. Non occorre che la Gabanelli o Ricci, per bocca dei suoi inviati, ci facciano sapere che  se non si appartiene alle  famiglie dei  “dinosauri” si rimarrà ricercatori a vita, non abbiamo bisogno delle Iene, per comprendere che una cattedra di docente ordinario, si tramanda di padre in figlio come le “palle del blasone”. Per questo e per altri motivi, i sottoscrittori del documento, unitamente ai Rettori dei loro Atenei, dovrebbero avere la decenza di guardare la trave nei propri occhi che la pagliuzza in quelli degli altri. Questo è un gioco sporco che a noi non piace, se i toni dovessero ulteriormente alzarsi, il MIDA precari, in difesa di tutti i docenti precari non abilitati che rappresenta,  si riserverà di agire  legalmente.

 

Saluti precari.

                                                                  I docenti del MIDA