scuola

"Il mio maestro?
Uno che si è fatto il mazzo per 50 anni"

Giovanni Gobber, il Sussidiario 1.6.2013

Caro direttore,
sono un'insegnante e vorrei contribuire alla pagina di scuola de ilsussidiario.net con un tema scritto da un mio alunno lo scorso anno. Insegno in un istituto professionale con ragazzi difficili che spesso mi viene da considerare dei «fallimenti educativi» ma è sorprendente quando possa emergere il cuore dell'uomo che ogni ragazzo nasconde sotto cumuli di macerie.
Quando abbiamo letto questo tema tutti ci siamo sorpresi, lo abbiamo consegnato al datore di lavoro e Gaetano da un anno lavora in quella ditta. Grazie.
Lettera firmata


(Titolo) Lo stage di quest'anno e altre esperienze lavorative in «bottega» ti hanno fatto incontrare  lavoratori esperti del settore. Esponi sotto forma di una pagina di diario l'incontro con un «maestro» che ti ha rivelato i segreti del tuo futuro lavoro.


Caro diario,
quest'anno lo stage scolastico mi ha inserito nella bottega dei fratelli ..., dove sono stato anche l'anno scorso, la mia opinione sull'azienda non è cambiata anzi, è solo migliorata.

Quando sono arrivato il primo giorno mi hanno subito dato: guanti, mascherina, tappi e occhiali; a mio avviso la serietà  si vede dalle piccole cose! Mi hanno associato al signor Piero che mi ha seguito per tutta la durata dello stage, mi ha insegnato molto, non solo a livello pratico ma anche a come comportarmi in una azienda, quali sono le regole da seguire e in che modo affrontare le situazioni difficili.

La prima settimana abbiamo assemblato uno spogliatoio interamente di legno, comprese le pareti, poi ci è toccato costruire una struttura sulla quale andava appoggiato un cristallo, il problema stava nel fatto che questa doveva essere stabile e non doveva andare fuori squadra! Abbiamo costruito la struttura ma ci siamo accorti che non andava bene perché non rimaneva stabile, sinceramente io ho pensato che sarebbe stato impossibile costruire una struttura così perfetta!

Piero mi ha quasi rimproverato perché si era accorto che davanti al problema io mi ero fermato, e mi ha detto che nella vita davanti a un problema non bisogna mai fermarsi, ma rimboccare le maniche, usare la testa e se proprio non si può: chiedere aiuto. Infatti abbiamo chiesto aiuto a Elio, un vero maestro falegname, una persona che si è fatta «il mazzo» per cinquant'anni e non vede l'ora di andare in pensione per lasciare il posto ad un giovane in gamba che spera usi la stessa passione per il lavoro che lui tanto ama e che gli ha permesso di tirare avanti da quando aveva quindici anni, facendogli realizzare i suoi progetti di vita.

Anche Piero davanti a tanta bravura si deve quasi inchinare e deve dire che ha più esperienza. Ma come se la crea uno l’esperienza? Solo trovando il modo di affrontare i problemi, lo stesso può essere valido nella vita, perché uno diventa forte solo se cade ed ha la forza di rialzarsi, facendo anche dei sacrifici, solo così può, a mio avviso sentirsi realizzato.

Caro diario ora ti lascio ma ti devo dire che avere avuto delle persone così come guide è stata una fortuna, perché il maestro deve essere come un padre che infine è solo un uomo, gli uomini sono tanti: uno deve solo scegliere il migliore seguirlo e imparare.

Ciao caro diario, ti devo dire che poi la struttura è venuta molto bene, come il cliente desiderava, che soddisfazione!