Marzana (M5S): "Inserire figure
specialistiche di R.P. La Tecnica della Scuola 12.6.2013 La proposta è stata presentata dal deputato del Movimento nel corso del dibattito sulla scuola svoltosi alla Camera nella giornata dell'11 giugno. Ma forse, prima, bisognerebbe riuscire almeno a pagare regolarmente lo stipendio ai supplenti che già lavorano. Nella scuola, la spesa va non soltanto aumentata quantitativamente ma anche migliorata sul piano qualitativo. Innanzitutto affrontando una volta per tutte il problema del precariato in modo da garantire una maggiore continuità didattica ma anche inserendo nell'organico figure a supporto dell'insegnante. Lo ha affermato alla Camera, nel corso del dibattito sulla scuola, l’onorevole Maria Marzana (M5S) guadagnandosi l’applauso sia del suo Movimento sia di buona parte dei deputati del PD. Nel suo intervento,Maria Marzana ha fatto la descrizione di un libro dei sogni al quale, all’interno della scuola, non crede quasi più nessuno. Secondo l’esponente del M5S sono essenziali nella scuola molteplici figure professionali con specifiche competenze si va dall'insegnante di sostegno all'educatore, che “organizza interventi miranti all'incremento dell'autonomia e all'integrazione dei soggetti con disturbi e difficoltà, e promuove progetti socio-educativi in grado di ridimensionare le situazioni di disagio in favore del benessere individuale e sociale”. Senza trascurare lo psicomotricista, che “attua interventi per migliorare la comunicazione e la comprensione, nonché l'uso di un'adeguata espressività corporea nella relazione” e ancora: “l'arte-terapeuta, il quale contribuisce ad un miglioramento delle capacità espressive e relazionali; il counselor, che promuove atteggiamenti attivi, propositivi e stimola la capacità di scelta”. “Insostituibile - ha aggiunto Marzana - è poi il ruolo di neuropsichiatri, psicologi e pedagogisti, per la rilevazione dei bisogni e per la stesura e la realizzazione di un piano didattico educativo personalizzato in collaborazione con i docenti curricolari”. E come fare per integrare alunni provenienti da culture e radici sociali diverse? Occorrerebbe per questo “la presenza di una figura professionale scolastica specifica, quale il mediatore culturale, con compiti di accoglienza, tutoraggio, facilitazione nei confronti degli allievi neoarrivati e delle loro famiglie”. Senza trascurare la necessità dell' “educatore ai media” che possa facilitare l’uso media ma anche promuovere la capacità di creare nuove forme espressive e di comunicazione. Ipotizzando che un piano del genere venga realizzato anche solo nella scuola del I ciclo di istruzione con l’immissione negli organici di 3-4 figure specialistiche per ciascuna istituzione scolastica, sarebbe necessaria l’assunzione di non meno di 20-25 mila nuove unità di personale. L’intento è certamente nobile ma forse bisognerebbe ricordare che oggi la scuola si trova a fronteggiare emergenze molto più basilari, come per esempio il pagamento delle supplenze temporanee che, in molte istituzioni scolastiche, è fermo - nella migliore delle ipotesi - al mese di marzo. |