L’estate delle magre assunzioni

di Pippo Frisone, da ScuolaOggi  24.6.2013

Quest’anno non solo l’estate sta facendo i capricci.

Nella scuola è una babele di numeri sulle assunzioni.

Quando cambiano Ministri e Governi, i conti fanno sempre fatica a quadrare.

Il 2013/14 chiude il precedente piano triennale delle assunzioni: docenti,educativi e ata da assumere in ruolo sono appena 15.000.

Una goccia nel mare dei 130mila precari che annualmente garantiscono il “regolare” funzionamento del servizio scolastico . A rimanere a bocca asciutta già nel 2012/13 è rimasto il personale Amministrativo e Tecnico, per la nota vicenda dei docenti inidonei.

Ma almeno le assunzioni dei collaboratori scolastici si potevano fare. Invece, a tutt’oggi ancora no.

Al Miur garantiscono che per 5.300 assunzioni Ata c’è stato finalmente il via libera da parte del Tesoro. Con quale decorrenza ancora non si sa. I sindacati insistono per la decorrenza retrodata al 1°settembre del 2012. Avremo due contingenti o uno soltanto? Staremo a vedere.

Non meno ingarbugliate risultano le assunzioni del personale docente.

Tra concorsone, TFA ordinari e speciali da una parte e graduatorie ad esaurimento dall’altra, risulta difficile far quadrare i conti. A complicare le cose s’è messo di mezzo ancora una volta il Tar del Lazio che ha rinviato alla Consulta la norma voluta dalla Gelmini che depennava dalla GAE il personale già di ruolo.

Ma il forte ridimensionamento delle disponibilità è arrivato dagli effetti della riforma Fornero sulle pensioni.

Nella scuola c’è stato di colpo un dimezzamento dei pensionamenti degli insegnanti e degli Ata, con conseguente ricaduta negativa sulle assunzioni.

La Ministra Carrozza , rispondendo ad alcune interrogazioni parlamentari prevede per il prossimo quadriennio 59mila cessazioni, meno di 15mila all’anno.

Per il 2013/14 la Ministra conferma per docenti e ATA 15mila assunzioni.

Incrociando accantonamenti, pensionamenti e procedure di assunzione attualmente in vigore, viene fuori un risultato ben al di sotto delle aspettative di precari e sindacati.

L’ex Ministro Profumo per il suo concorsone aveva messo da parte 10.590 posti per il biennio 2013/14 e 2014/15, cioè 5mila circa per ciascun anno. Sostegno escluso.

Alla Graduatoria ad esaurimento dovrebbe andare l’altra metà dei posti disponibili, vale a dire circa 5.000 nel 2013/14 e altrettanti nel 2013/14.

Resta ancora irrisolto, nonostante il governo Monti ne prevedesse la costituzione, il tanto atteso organico funzionale, a superamento del dualismo organico di fatto/organico di diritto.

A pesare come un macigno è ancora l’art.64 della L.133/08 che costringe l’Amministrazione a tenere gli organici ancora bloccati al 2011/12.

Dai tagli epocali della Gelmini, dal blocco degli organici e dal blocco delle pensioni non poteva che derivare un forte ridimensionamento delle assunzioni in ruolo nella scuola.

La stabilizzazione dei precari di questo passo si allontana e si complica sempre più, tra TFA ordinari e speciali e un altro concorsone alle porte, riservato ai soli abilitati.

E quanto ancor più lontano debba apparire il miraggio d’una assunzione in ruolo dalla quarta fascia delle graduatorie ad esaurimento, ora al vaglio della Consulta!

E’ aumentata la selezione, non certo il merito. Sono state aumentate le procedure, i costi e le difficoltà e non la loro semplificazione. Son diminuite, invece, le assunzioni in ruolo e non il precariato!

La politica del cacciavite , applicata alla scuola, non basta ma di più “le larghe intese” non riusciranno a fare. E quella svolta che sembrava dietro l’angolo, ancora una volta è rinviata.

Per “causa di forza maggiore”.