Pillole del Sapere, il M5S chiede
al Ministro di A.G. La Tecnica della Scuola 25.6.2013 Per i deputati grillini della Commissione Cultura sarebbe una misura “assolutamente opportuna", a fronte di un caso con gli alti dirigenti Miur accusati di essere protagonisti "di una rete d’affari finalizzata al dirottamento di bandi e dei relativi fondi comunitari per centinaia di milioni di euro”. A meno di un giorno di distanza dalla pubblicazione della notizia sull’avvio delle indagini da parte della Procura di Roma sull’operato di alcuni funzionari del Miur, per l’ipotesi di cattiva gestione dei fondi Ue destinati principalmente alle cosiddette “Pillole del Sapere”, i deputati in Commissione Cultura del Movimento 5 Stelle si sono rivolti al ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, perché adotti con celerità la misura della sospensione nei confronti dei dipendenti del Miur che hanno ricevuto gli avvisi di garanzia. “Nel caso venga confermata l’iscrizione nel registro degli indagati per abuso d’ufficio - spiegano i deputati M5S - considereremmo l’uso della misura sospensiva assolutamente opportuna a fronte di un caso che, in base alle indagini compiute dalla Procura di Roma, vedrebbe dirigenti, funzionari, consulenti e collaboratori del Ministero protagonisti di una rete d’affari finalizzata al dirottamento di bandi e dei relativi fondi comunitari per centinaia di milioni di euro, in favore di società amiche degli indagati”. “Il ministro Carrozza, che al tempo dei reati contestati non ricopriva l’attuale carica, ha assicurato da parte del Miur trasparenza e collaborazione. Consideriamo la sua disponibilità un segnale certamente apprezzabile che, a nostro parere, non è però sufficiente. Serve - concludono i deputati M5S - un segnale netto nei confronti dei cittadini, i quali hanno il diritto di essere rassicurati rispetto a un reato contestato particolarmente odioso: il dirottamento a fini privati, da parte di dipendenti dello Stato, di finanziamenti destinati al bene della collettività”. |